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Ferrero: “Meritavamo di vincere, la Roma non ha mai tirato in porta. Siamo più forti”

Le parole del presidente della Sampdoria dopo il pareggio contro la Roma

Redazione

La Roma non riesce più a vincere: un gol di Dzeko nel recupero permette ai giallorossi di agguantare l'1 a 1 con la Sampdoria nel recupero della terza giornata di campionato. Al termine del pareggio di Marassi, il presidente blucerchiato Massimo Ferrero ha rilasciato alcune dichiarazioni.

FERRERO A PREMIUM SPORT

Un risultato che le lascia amarezza?

Ci avevo creduto. La Roma è sempre la Roma, ma pensa come avrei goduto se avesse perso. Ero proprio felice. Dicono tutti che sono romanista ma ormai la Sampdoria è nel cuore, la Roma è rimasta nella testa.

Il suo pensiero sul gol?

Si lamentano tutti. Va di moda lamentarsi, era un rigore netto, l'arbitro ha attributi importanti.

Il fallo su Strootman?

Hanno detto che non ci stava. Non è fallo quello. Se tamponi hai torto. Il codice dice che se vai addosso ad un'altra macchina devi pagare i danni.

A Giampaolo vende o compra qualcuno?

Canto una canzone. Non siamo in vendita.

Torreira?

Oggi vi dico che vale 50 milioni.

FERRERO IN ZONA MISTA

Su Schick.

E' un ragazzo che ho cresciuto e al quale sono affezionato. Gli ho detto di essere più leggero. Mi ha detto che qui era un Re, e io gli ho spiegato che a Roma sono 5 milioni di persona e qui siamo 700mila. Chi bello vuole apparire deve soffrire.

E lui che le ha risposto?

E che deve rispondere. Deve stare zitto. Gli ho detto di divertirsi, ma non domenica, alla prossima.

Il fallo su Strootman?

Io non ci capisco niente, il rigore c'era, poi per me più che un fallo è stato un tamponamento.

Ora il Re è Quagliarella.

Non il mio, è il Re d'Italia. E' un grande calciatore, un uomo eccezionale che ancora mangia l'erba alla sua età.

Come ha vissuto i minuti finali?

Stavo andando in dissenteria. L'ho vissuta male, mi si è bloccato tutto. Mi rode proprio. Avevamo vinto. Se Dio esiste ci rifacciamo a Roma.

Cosa ha pensato al pareggio della Roma?

Niente, mi sono inc****to perché a due minuti dalla fine San Culino che ti molla è tanta roba.

Ci sta il pareggio?

Meritavamo di vincere, abbiamo avuto 3-4 occasioni da gol, loro non hanno mai tirato in porta, hanno fatto un po' di pressione ma non era niente di insidioso. Siamo più forti.

Facciamo finta che lei sia il presidente della Roma: cosa farebbe in questo periodo? Dzeko andrà via?

Ma non va via, sta a casa Dzeko. Non va via. Non vi do la notizia, mica sono il presidente della Roma. Non lo faccio per 10 minuti ora, ma lo farò un giorno perché sono molto innamorato della mia città.

Oggi ha parlato con Totti, che effetto le ha fatto vederlo lì tra Monchi e Baldissoni?

Sono innamorato di Totti, lo conosco da quando era Titto. Ora è Totti e Totti è tutto. Se lui è contento va bene. Lo volevo prendere io, è un uomo e un giocatore importante, ha dato la vita alla Roma e quando l'ho visto gli ho detto 'rimettiti gi scarpini e gioca con me'. Per me doveva stare sui prati ancora. Credo sia stata una decisione molto sofferta per lui, è stata forzata. Questa è una mia opinione.

Schick.

Dico a tutti i tifosi, lasciatelo stare. Stategli vicino, perché è un grande talento, ma da domenica prossima. Ci vediamo all'Olimpico.