Ferguson ‘spegne’ le candeline: quasi un anno senza gol. E Dovbyk ha messo la freccia

Di solito gli anniversari che si festeggiano sono quelli che ricordano momenti felici, mentre per Evan Ferguson si avvicina quello dei 365 giorni senza gol con i club. L'ultimo è ancora datato 26 ottobre con la maglia del Brighton. In mezzo altre 25 partite tra Seagulls, West Ham e Roma senza reti. Un problema per Gasperini che nell'intervista a Il Corriere dello Sport sembra quasi non volerne parlare. Una volta ritornato dalla nazionale avrà tre partite a disposizione per interrompere la maledizione prima che scatti un anno preciso: contro Inter, Viktoria Plzen e Sassuolo. L'ultima è in programma proprio il 26 ottobre. Ma statistiche a parte, Evan è finito dietro Dovbyk nelle gerarchie. Artem si è preso il posto da titolare e nelle ultime due in campionato ha messo a referto un gol e un assist. Da dimenticare, invece, il doppio rigore sbagliato contro il Lille. L'ucraino stasera affronterà l'Islanda ed è carico per il big match contro l'Inter. Sarà lui ancora una volta a guidare l'attacco giallorosso con Ferguson pronto ad entrare nel secondo tempo.

Dietro la crisi di Ferguson: dai gol nelle amichevoli ai problemi fisici

L'impatto di Ferguson nella Capitale era stato più che positivo. Subito in gol nelle prime amichevoli e un entusiasmo che pian piano cresceva tra i tifosi. Poi nel ritiro in Inghilterra il primo problema fisico. Un affaticamento muscolare che lo ha tenuto fuori per un paio di giorni, nulla di grave anche perché nelle prime due contro Bologna e Pisa è stato tra i migliori in campo. In toscana aveva anche realizzato l'assist per il gol di Soulé. Poi la crisi dopo il ritorno dalla nazionale. In panchina col Torino e una serie di brutte prestazioni fino ad arrivare al problema alla caviglia rimediato nel match europeo contro il Lille. E adesso? Dovrà riconquistare la fiducia del tecnico e cercare di superare nuovamente Dovbyk. L'irlandese è in prestito con diritto di riscatto fissato a 37 milioni di euro. Una cifra enorme che ad oggi la Roma non ha intenzione di spendere.