"A Pomà... so un tantino preoccupato". Nel film di culto "Febbre da Cavallo", il dialogo tra Mandrake e Pomata raccontava di una vittoria sfumata sul rettilineo finale. In questo caso invece potrebbe tranquillamente rappresentare quello tra qualsiasi tifoso giallorosso presente allo stadio o davanti alla Tv. Dopo una delle partite meglio giocate (almeno dal punto di vista offensivo) dalla Roma in stagione, al 90esimo le speranze di tutto l'ambiente erano ormai ridotte al lumicino. Almeno fino all'ingresso di Sardar Azmoun. L'iraniano già contro il Monza aveva dimostrato di saper incidere a gara in corso. In quel caso prima un palo colpito e poi il tiro respinto che ha favorito il gol di El Shaarawy. Così come il Faraone, anche Sardar ha un feeling più che discreto con i minuti finali di partita. In carriera ha realizzato 19 gol dal 76esimo al 90esimo. L'ultimo nella stagione 20/21 quando decise lo scontro diretto tra Cska Mosca e Zenit. Analizzando invece solamente i minuti di recupero, al conto si aggiungono altri 7 gol tra cui quello di ieri sera. Bellissimo. Uno stacco di testa tanto preciso quanto potente che ha lasciato di stucco anche "Lev Yashin Falcone" che lo ha così commentano nel post partita: "C’è stata la loro bravura, bel cross di Zalewski e un gran colpo di testa di Amzoun che era imparabile".
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Febbre da Azmoun: il Mandrake del gol nel finale. Mou ha un jolly in più in attacco
L'inserimento totale nello spogliatoio
—Pochi minuti in campo (appena 64) ma un sorriso contagioso stampato sempre sulle labbra che ha conquistato in un attimo tutto lo spogliatoio. Sardar Azmoun è perfettamente integrato all'interno del pianeta Roma e a confermarlo ci son i pensieri social che gli hanno riservato gran parte dei compagni: "Sono molto contento per te Bro", il messaggio di El Shaarawy a cui ha fatto seguito anche quello di Tammy Abraham: "Il primo. Congratulazione Bro". Come se non bastasse, è arrivato anche il ringraziamento a Paulo Dybala (uno dei compagni con il quale ha legato di più): "Grazie di tutto fratello". L'esclusione dalla lista Uefa sembra (ancor più oggi) un'ingiustizia perché l'iraniano avrebbe fatto molto comodo in queste notti europee che precedono partite fondamentali (il derby) ma che sono altrettanto importanti per archiviare il capitolo qualificazione. La Roma ha finalmente scoperto Azmoun e ora Mourinho ha un jolly in più da giocarsi e non solo a partita in corso.
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