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Fazio: “A Roma sto benissimo, ho trovato il mio posto. Ora voglio vincere con l’Argentina”

Il difensore giallorosso parla dal ritiro della sua nazionale: "La gara di ritorno col Barcellona ci ha dato la prova che nel calcio nulla è impossibile. L'idolo della mia infanzia era Batistuta"

Redazione

Federico Fazio torna a parlare dal ritiro dell'Argentina. Il difensore giallorosso ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di SoFoot.com soffermandosi sulla sua nazionale, ma anche sulle ultime due stagioni nella Roma. Ecco le sue dichiarazioni:

È diventato padre per la prima volta pochi giorni fa e ora gioca la sua prima partita al Mondiale.

Sarebbe difficile trovare un momento più bello della mia vita. Non conoscevo questa sensazione. Queste sono emozioni che arrivano all'improvviso e sconvolgono la tua vita, nel senso buono del termine. Mia moglie mi manda foto di Tomas ogni giorno in modo da poterlo sentire vicino a me. Ora sta a me trasmettere queste emozioni positive ai miei compagni di squadra. Ho una motivazione in più per essere al massimo in questa Coppa del Mondo.

Arriva in Russia in pieno fermento, specialmente dopo la sua bella stagione con la Roma.

Ammetto di aver fatto una grande stagione con la Roma, una città in cui ho trovato davvero il mio posto. Nelle ultime due stagioni, ho giocato circa 100 partite e mi sento benissimo dentro e fuori dal campo. Le persone mi dimostrano sempre il loro sostegno, con la mia famiglia ci troviamo benissimo a Roma.

Ha 31 anni: è questa l'età della sua maturità?

Vedi, il calcio dipende da molti fattori. Per molto tempo ho giocato bene a Siviglia, dove sono arrivato a 20 anni. Non avrei mai immaginato di lasciare l’Argentina così giovane e vincere così tanti titoli con il Siviglia. Ora ho l’opportunità di giocare una Coppa del Mondo, qualcosa di ancora più importante. Questa è la ricompensa per il mio lavoro e i miei sforzi.

Tranne che per due amichevoli nel 2011, prima non è mai stato convocato in nazionale. Eppure oggi sembra indispensabile. Come vive questo cambiamento?

Sono molto felice di poter giocare una Coppa del Mondo. Questo è l’apice della carriera per un calciatore, perché difendi i colori del tuo paese. In Argentina, tutti i calciatori vogliono giocare con la maglia dell'Albiceleste. Devo godermi questa Coppa del Mondo, è una cosa unica. E soprattutto, devo sfruttare le mie condizioni fisiche e mentali.

Durante la sua carriera, ha marcato Lionel Messi diverse volte. Immagino che sia più bello averlo nella stessa squadra.

Ah questo è sicuro (ride, ndr)! È meglio giocare con lui che contro di lui. Ho già giocato con lui alle Olimpiadi che abbiamo vinto nel 2008 e ho già notato che, come compagno di squadra, ti dà molto. È il miglior giocatore del mondo, quindi dobbiamo approfittarne.

A proposito, l’ultima volta l'ha affrontato era a Roma-Barcellona, ​​3-0. Una serata sacra.

Già all'andata a Barcellona, non abbiamo meritato di perdere con 3 gol di scarto. Abbiamo segnato due autogol e abbiamo perso diverse occasioni. Nel match di ritorno siamo riusciti a cambiare le cose. Sapevamo come fare male al Barça ed eravamo consapevoli di avere una squadra in grado di fare la rimonta. La fiducia che abbiamo avuto in noi stessi è stata fondamentale. In partite come queste, la testa è essenziale per vincere.

È stata la migliore partita della sua vita?

Stiamo sicuramente parlando di una partita molto importante e anche storica per me e per la Roma. Avevo già giocato alcune partite importanti a Siviglia, soprattutto in Europa League. Ma lì, abbiamo eliminato il Barça, rimontando dall 4-1 in Champions League, è stato... (sospira, ndr). Questa è la prova che nel calcio nulla è impossibile.

Chi era l'idolo della sua infanzia?

Gabriel Batistuta. Ho sempre guardato i suoi gol cercando di imitarlo. Infatti, fino all’età di 15 anni, ho sempre giocato da centravanti. Dopo, più crescevo e più mi sono arretravo… E ora sono al centro della difesa (ride, ndr).

Qual è la forza di questa Argentina?

Abbiamo un gruppo molto forte, molto compatto. Lavoriamo tutti con la stessa intensità e siamo tutti molto coinvolti. Ognuno motiva gli altri con la sua fiducia. Il nostro obiettivo è vincere. Sappiamo che è difficile perché ci sono molte nazionali di alto livello, ma siamo pieni di ambizioei e di entusiasmo per andare fino in fondo.

L’Argentina potrebbe incrociare la Francia negli ottavi di finale.

Non importa l'avversario. Giocheremo tutte le partite per vincere, con la stessa intensità. Sempre.

Pensa di segnare un gol nella finale della Coppa del Mondo?

Oddio... segnare un gol nella finale di Coppa del Mondo deve essere fantastico. Ma, dovendo scegliere, ovviamente preferisco vincere la finale piuttosto che segnare e perdere. Se poi sono io a segnare il gol della vittoria... quello è il paradiso.