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Fassina: “Via le barriere dall’Olimpico, tempi maturi per soluzione alternativa”

Il consigliere di Sinistra x Roma chiama le istituzioni alla collaborazione per eliminare i divisori nelle curve

Redazione

Stefano Fassina, consigliere di Sinistra x Roma, interviene con un comunicato stampa sul delicato tema delle barriere che dividono le curve nello stadio olimpico. "Le istituzioni preposte alla pubblica sicurezza dovrebbero avviare una riflessione sull’utilizzo delle barriere, all’interno dello stadio Olimpico, come misura di prevenzione dei reati. Penso siano maturi i tempi per individuare una soluzione alternativa. La sicurezza di chi assiste a un evento sportivo e del resto della città, resta un obiettivo comune". Fassina fa un parallelo tra le barriere imposte nell'impianto sportivo capitolino e i muri che si alzano, o che si ha in progetto di alzare, negli Usa e in Europa. "Vi è però, negli ultimi anni, dall’America diTrump all’Ungheria di Orban, l’illusione che l’innalzamento di barriere o di muri sia l’unico strumento per contrastare la criminalità o per gestire fenomeni sociali complessi. Penso, al contrario, che si tratti di una sconfitta per ogni Paese democratico - prosegue Fassina chiamando le istituzioni coinvolte ad un dialogo più proficuo -. Oggi la Roma calcistica è privata delle sue curve, cuore delle due tifoserie. Dobbiamo, tutti insieme, continuare a lavorare per contrastare i violenti e far tornare le famiglie allo stadio, ma senza criminalizzare, genericamente, le tante persone che vogliono supportare la propria squadra. Auspichiamo l’avvio di un dialogo fra Comune e Prefettura affinché lo stadio possa tornare ad essere, in piena sicurezza, un luogo aperto e centro di una festa sportiva".