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Falcone: “Giocare nella Roma è un sogno. I complimenti di Mourinho fanno piacere”

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Le parole del portiere del Lecce: "Negli ultimi minuti la palla deve sparire, invece abbiamo dato la possibilità alla Roma di crossare"
Redazione

Vladimiro Falcone ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del match perso contro la Roma. Queste le sue parole:

Immagino l’amarezza e la delusione per non aver preso punti. Mourinho ha detto che ti avrebbe dato il premio Yashin. “Piccola consolazione poi detto da Mourinho fa doppiamente piacere. Dispiace per i nostri tifosi, perdere così fa sempre male”. 

Sul rigore. Qual è stato il segreto, lo hai studiato? “Non ci sono segreti. I preparatori ci mandano video e li studiamo ma è la scelta del campo che determina. Ero sicuro che lo avrebbe aperto e ho scelto il lato giusto. Sono contento di avergli parato il primo rigore". 

Cosa è mancato negli ultimi minuti? “Negli ultimi minuti la palla deve sparire, invece abbiamo dato la possibilità alla Roma di crossare. Poi c’è stata la loro bravura, bel cross di Zalewski e un gran colpo di testa di Amzoun che era imparabile. Non dovevamo dar modo a loro di poterla riaprire. Sul secondo gol siamo stati inesperti perché la partita doveva finire in pareggio. Abbiamo dato modo alla Roma di crederci”.

FALCONE IN CONFERENZA STAMPA

Oggi con due prodezze stavi scrivendo la storia: quanto rammarico c’è? “Tantissimo, fino a 2-3 minuti dalla fine stavamo raggiungendo questo sogno. Ci deve servire di esperienza, perdere così negli ultimi minuti non può succedere. Ci deve servire da esperienza”.

Il primo portiere della Serie A a parare un rigore a Lukaku, nella tua città. “Sicuramente è un onore, farlo qui nella città in cui sono nato e la squadra che tifo da bambino è un onore. L’ho studiato, anche dai video, con lui devi scegliere un angolo, l’ho scelto di istinto e mi è andata bene. La seconda mi ha tirato sulla figura ma sono abbastanza reattivo, ma è stato anche istinto”.

Come si deve ripartire per preparare un match come quello di sabato? “Ora c’è delusione, anche nello spogliatoio. Ho visto gente con la faccia in giù, ma dobbiamo essere consapevoli di essere una buona gara contro una squadra così. Dobbiamo cercare di ripari”.

Rui Patricio è in scadenza alla Roma, tu sogni ancora di vestire questa maglia in futuro? “L’ambizione di giocare nei top club c’è sempre, per me sarebbe un sogno, che ho fin da quando ho memoria. Il mio sogno è quello, non si sa mai, non si mette mai di sognare. Dovrò farmi trovare pronto se succederà l’occasione, ho 5 anni di contratto e la mia testa è a Lecce per aiutare questa squadra a raggiungere questo obiettivo”.

L’incontro con Mourinho? “Stavo parlando con i compagni, il mister mi ha mandato a chiamare, poi mi ha preso e mi ha detto - anche se con altre parole - ‘hai rotto le scatole, è la terza volta che giochi contro di me è pari tutto’. Poi scherzando mi ha detto romanista ***’, ma lo ha detto scherzando, col sorriso”.

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