Il pareggio al Benito Villamarin non fa respirare la Roma che deve ancora conquistare la qualificazione messa in bilico dalla sconfitta in trasferta con il Ludogorets. La squadra bulgara questa sera ha battuto l'Helsinki in casa ed è salita a 7 punti in classifica. Il destino è ancora nelle mani delle squadra di Mourinho che ha parlato così nel post gara: "Dobbiamo pensare a noi stessi senza aspettare altri risultati". Prossima settimana la coppa va in "vacanza" per poi tornare il 27 ottobre. La Roma sarà di scena in Finlandia dove è chiamata necessariamente a vincere. Un pareggio e una sconfitta condannerebbe i giallorossi al terzo posto se il Ludogorets dovesse battere il Betis tra le mura amiche. Gli spagnoli non sono ancora certi del primo posto e dovranno almeno ottenere un punto a Razgrad.
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Europa League, la qualificazione della Roma è ancora in bilico: le combinazioni
La sfida del 3 novembre all'Olimpico sarà fondamentale. In caso di vittoria della Roma con l'Helsinki e pareggio tra la squadra di Pellegrini e quella di Simundza i giallorossi passerebbero da secondi con la vittoria, anche per 1-0, in casa. Mentre se le squadre dovessero arrivare a tre punti di distacco Abraham e compagni saranno costretti a ribaltare lo scontro diretto. All'andata la sfida è terminata 2-1. La retrocessione in Conference League con un turno d'anticipo avverrebbe anche in caso di pareggio tra Betis e Ludogorets se i capitolini dovessero perdere all'Helsingin Olympiastadion. La seconda del girone giocherà i play off per accedere agli ottavi di finale che sono in programma il 16 e il 23 febbraio.
Cosa succede in caso di arrivo a pari punti
Roma e Ludogorets sono al momento divise da tre punti. Il 3 novembre i giallorossi e i bulgari potrebbero terminare il girone a pari punti. Ecco cosa dice il regolamento Uefa in questo caso:
Il primo criterio che viene adottato in caso di parità è il maggior numero di punti negli scontri diretti (classifica avulsa). Solo in un secondo momento entrerebbe in gioco la miglior differenza reti negli scontri diretti e infine il maggior numero di gol segnati negli scontri diretti.
Se utilizzando i criteri dall’1 al 3 due o più squadre sono ancora pari, questi criteri vengono riutilizzati considerando i soli incontri fra le squadre ancora in parità; 5: miglior differenza reti generale del girone; 6: maggior numero di gol segnati nel girone; 7: maggior numero di gol segnati fuori casa nel girone; 8: maggior numero di vittorie nel girone; 9: maggior numero di vittorie fuori casa nel girone; 10: miglior condotta fair play; 11: miglior coefficiente UEFA.
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