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Enzo Foschi “Sulla tessera non credo a Maroni ed Abete”

Nel corso della trasmissione radiofonica “A Tutto Mercato” sulle frequenze di Radio Ies è intervenuto il Consigliere Regionale Enzo Foschi per commentare le ultime disposizioni inerenti la Tessera del Tifoso.

Redazione

Nel corso della trasmissione radiofonica “A Tutto Mercato” sulle frequenze di Radio Ies è intervenuto il Consigliere Regionale Enzo Foschi per commentare le ultime disposizioni inerenti la Tessera del Tifoso.

SULLE NUOVE DISPOSIZIONI DELLA TESSERA: “Intanto cominciamo col dire che non credo alle parole di Maroni ed Abete in merito alla eliminazione delle barriere allo stadio. Sulla Tessera speravo che dopo un anno ci si rendesse conto che questo provvedimento non è stato né utile né efficiente. Ricordo l’importante inchiesta effettuata da” Report” che ha sottolineato molto bene che utilizzo viene fatto della Tessera in molte situazioni: in particolare si parlava delle banche legate alla Fiorentina, che con l’adozione della Tessera avrebbero avuto più conto correntisti. Qualcuno dovrebbe anche spiegarci come sia stato possibile, visto che parliamo di sicurezza soprattutto, che un camorrista sia stato presente a bordo campo durante una partita del Napoli. Questo episodio la dice lunga sulla forza di questa direttiva del Ministero dell’Interno. La Tessera del Tifoso è un provvedimento che non ha eguali in Europa, perché in nessun stadio europeo c’è una modalità tale per acquistare un biglietto e vedere la partita. Mi sembra l’ennesima boutade all’italiana. C’ è chi dice che la Tessera è stato un successo, ma a me sembra che gli stadi italiani siano solo stadi vuoti. Io credo che i Presidenti dei club davanti ad un provvedimento del Governo abbiano delle difficoltà a rapportarsi ed a intervenire: il calcio italiano è in mano al Governo, come la legge sugli stadi che tiene in pugno molte squadre. Mi piacerebbe vedere una “rivolta” dei club e dei propri tifosi, ma non credo ormai sia possibile cancellare questa direttiva nemmeno con un referendum”.

SULLA ROMA E LO STADIO DI PROPRIETA’: “Io spero che prima si possa fare la Roma. Sono speranzoso e la mia fiducia è legata alla figura di Baldini, un ottimo dirigente che ha lasciato un bel ricordo nella capitale. Siamo tutti in attesa di fatti veri, non credo che gli americani abbiano investito a vuoto. Per vincere e guadagnare bisogna investire e questa mi sembra una garanzia. Per quello che riguarda lo stadio, spero venga approvata il prima possibile la legge, perché abbiamo bisogno di stadi per il calcio in Italia. La qualità dei nostri stadi è nettamente inferiore a quelli di Spagna e Germania ed Inghilterra. Spero che chi deve fare lo stadio, faccia solo quello e che i progetti presentati, come quello di Lotito ad esempio, non siano solo il pretesto per fare altro. Mi auguro che il nuovo stadio ci sia ma che ci siano anche dei paletti fermi da non oltrepassare”.