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Emerson: “Roma al livello della Juve, deve credere nelle sue forze”

Il Puma è tornato a parlare dei giallorossi in vista della sfida con il Real Madrid

Redazione

Real Madrid e Roma sono due delle squadra più importanti della vita di Emerson. Il Puma stasera però tiferà per i giallorossi, a cui è rimasto più legato. Ne ha parlato a tuttomercatoweb, spiegando anche il suo punto di vista sul momento della squadra di Di Francesco. Le sue parole:

Partidazo stasera al Bernabéu: la Roma può compiere un'altra impresa secondo lei?

"Non sarà certo una partita facile per la Roma. Si gioca in Champions League e l'avversario si chiama Real Madrid, ma i giallorossi hanno dimostrato di poter sorprendere ogni avversario nelle sfide di così alto livello. Basta chiedere al Barcellona...".

Di gare così lei ne ha giocate tantissime in carriera: che consiglio si sente di dare alla Roma in questo momento altalenante?

"La Roma deve credere di più nelle sue forze. È una squadra con grandi potenzialità e non è arrivata per caso alla semifinale di Champions col Liverpool della passata stagione".

Uno Scudetto e una Supercoppa italiana, che ricordo ha dei suoi quattro anni in giallorosso?

"I miei migliori ricordi mi portano a Roma. Questa squadra, questa società, questa piazza mi hanno permesso per primi di maturare come uomo e come calciatore. E vincere a Roma è spettacolare, indimenticabile".

Dalla Roma di ieri alla Roma di oggi, ma Francesco Totti - seppur in altre vesti - è sempre presente. Che effetto le fa vederlo da dirigente?

"Il calcio passa per tutti, ma oggi vedo una grande importanza nel suo ruolo di leader. La Roma ha certamente il privilegio di poter contare con una persona legatissima al club, capace di trasmettere ai giocatori e soprattutto ai giovani cosa significa giocare in questa squadra. Mi ripeto: vincere a Roma è speciale, ben diverso dal vincere in qualsiasi altra piazza. Francesco questo lo sa bene".

Anche stasera, insomma, sciarpa giallorossa per Emerson.

"Sì (ride, ndr). Tiferò sicuramente per la Roma".

Eppure, anche a Madrid è riuscito a trionfare vincendo la Liga.

"Il Real è una società prestigiosissima, sono contento di averci lavorato insieme a mister Capello. In Spagna ho vissuto qualche difficoltà, ma alla fine ho imparato molto. Dico sempre che passare da Madrid, dopo i successi con Roma e Juventus, mi ha fatto diventare un giocatore completo".

Tra le sue ex squadre c'è anche il Milan, club che ha faticato non poco negli ultimi anni.

"È vero. Seguo sempre il calcio italiano, grandi squadre come Milan e Inter hanno avuto un calo in questi ultimi tempi e il riflesso di tutto ciò è stata la non classificazione dell'Italia al Mondiale. Mi auguro che la Serie A possa tornare però ad essere presto uno dei migliori campionati del mondo. La strada intrapresa recentemente è sicuramente quella giusta".

Una Serie A destinata anche quest'anno al dominio bianconero?

"La Juventus sarà sempre la squadra da battere, per tutti. I bianconeri costruiscono ogni anno una rosa assai competitiva, riuscendo quindi a confermarsi di competizione in competizione. Adesso poi che è arrivato un campione come Cristiano Ronaldo, la responsabilità di vincere è aumentata ancora di più. Accanto alla Juve, però, metto la mia Roma. Sono convinto che insieme siano le due compagini più forti d'Italia. Vedremo chi la spunterà".

Chiosa, infine, sulla sua nuova vita. Cosa fa adesso?

"Sono reduce da una bella esperienza come opinionista a Fox Sports per i Mondiali in Russia. Ora vivo a Miami e mi preparo a rientrare nel calcio proprio qui, negli Stati Uniti. Ho grande voglia di far bene e, sinceramente, non vedo l'ora di tornare".