Emerson Palmieri torna a parlare di Roma. L'ex terzino giallorosso, ora al Marsiglia, si è raccontato in una lunga intervista a 'calciomercato.com' partendo dal suo arrivo in Italia a Palermo: "Avevo 19 anni e un po' di paura, era la prima volta lontano da casa. Mi ha aiutato molto Dybala perché parlava spagnolo, ma dopo qualche settimana ho sentito subito il calore della gente e mi sono sentito subito a casa".

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Emerson Palmieri: “Sabatini mi ha cambiato la vita. Dybala mi faceva da traduttore”
In che modo ti ha aiutato Dybala? "Spesso mi traduceva i discorsi di Iachini, quando parlava velocemente non lo capivo".
Due anni e mezzo alla Roma, cosa ti è rimasto? "Vi racconto una cosa: quando giocavo a Palermo e avevo il giorno libero, spesso andavo a visitare Roma".
La capitale nel destino. "Lì ci sono tante cose belle. A livello calcistico posso dire di aver condiviso lo spogliatoio con Francesco Totti".
Cosa vuol dire? "Giocarci insieme mette un po' di pressione di default. Ma lui mi tranquillizzava, è una persona molto disponibile e aperta al dialogo".
Com'è nata l'idea di andare in giallorosso? "Ultima giornata del campionato 2013/14, Roma-Palermo. Io entro nel secondo tempo e dopo la partita si avvicina Walter Sabatini: 'Non ti conoscevo, complimenti'. A fine stagione tornai al Santos, con la testa ero già in vacanza ma dopo 15 giorni mi chiamò il mio agente dicendomi che Sabatini mi voleva alla Roma".
Bingo. "E' stata la persona che mi ha cambiato la vita. Se mi guardo indietro vedo un ragazzo di 19 anni che non trova molto spazio a Palermo e sta fermo 2 mesi per infortunio; in questi casi potrebbe capitare che il giocatore torni in Brasile o vada in un altro Paese, nel mio caso ha chiamato la Roma. E' stato un percorso strano".
Alla Nazionale ci pensi? "Certo. Quando giochi con quella maglia rappresenti un Paese intero, e io ho capito fin da subito l'amore che c'è in Italia per il calcio. Vincere l'Europeo è stato bellissimo, sto facendo di tutto per tornare in azzurro".
Hai sentito Gattuso? "Ancora no, ma spero in una chiamata".
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