La società giallorossa ha presentato quest'oggi, presso la sala conferenze del centro sportivo "Fulvio Bernardini" di Trigoria, il nuovo terzino proveniente dal Santos, Emerson Palmieri.
news as roma
Emerson Palmieri: “Mi sento pronto per la Roma. Il mio obiettivo è aiutare la squadra” – FOTO – AUDIO – VIDEO
Prende la parola il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni
"Buongiorno a tutti. Siamo molto contenti di presentare Emerson Palmieri, un giocatore molto giovane. Abbiamo sempre la soddisfazione di presentare giovani talenti, tra l'altro che avevamo già visto all'Olimpico quando giocava con il Palermo. Giocatore che vedremo all'opera purtroppo soltanto in campionato e non in Champions League, per via delle restrizioni note e solo per questo. Siamo sicuri che avremo modo di apprezzare le sue qualità in campionato"
E' il momento delle domande dei giornalisti al giocatore
Quali sono i tuoi obiettivi in questa stagione? Sei spaventato dalla concorrenza nel tuo ruolo?
"Sarà una stagione lunga con molte partite. Il mio unico obiettivo è quello di aiutare la squadra. La concorrenza è normale, soprattutto in una grande squadra, non mi fa paura. Tutti i calciatori della rosa hanno le qualità per far parte di questa squadra, ma l'obiettivo primario è quello di aiutare questa".
Quanto ti ha insegnato il primo anno in Italia a Palermo. Ti senti pronto a scendere in campo con una squadra più importante come la Roma?
"Il mio primo anno a Palermo mi ha insegnato molto, a vivere, a conoscere l'Italia come Paese, ma anche dal punto di vista calcistico. Se sono arrivato qui è perchè mi sento pronto per giocare ed adesso sta a me dimostrarlo in campo".
Di solito quando arrivano gli esterni brasiliani, sono molto bravi nella fase di spinta, un po' più distratti nella fase difensiva. Come ti giudichi in questo secondo aspetto, che è un po' il tallone d'Achille dei brasiliani.
"In generale tutti i giocatori brasiliani hanno la fama si essere fantasiosi nella fase offensiva, dribbling e giocate ad effetto. Il calcio di oggi è un calcio moderno nel quale bisogna essere efficaci sia in attacco che in difesa. Personalmente cerco di curare tutte e due le fasi per essere un calciatore completo".
Domanda per Baldissoni: "Come è nata l'iniziativa Football Cares, visto che Pallotta è piuttosto distante dall'Europa? Che tipo di riscontro ha avuto nel mondo del calcio nazionale e internazionale?
"La Roma è già attiva su vari tavoli di responsabilità sociale, ma tra questi anche il fenomeno dei rifugiati e dei migranti. Parteciperemo a fine settembre all'iniziativa a supporto di una squadra composta da rifugiati che partecipa alla terza categoria la 'Liberi Nantes', per aiutarli con la loro infrastruttura sportiva e la dotazione necessaria a giocare. Siamo anche parte di un altro progetto con la lega di Serie B per la costruzione di un impianto sportivo a Lampedusa, a beneficio dei migranti e rifugiati che sono costretti a spendere diversi mesi sull'isola. Ovviamente l'onda emozionale scatenata dagli ultimi eventi che riguarda l'Europa, ma che ha fatto il giro del mondo e ha toccato le coscienze di tutti, ha portato il presidente a suggerire a far qualcosa di più, non soltanto assumere iniziative ulteriori, tra cui le donazioni dirette, ma l'elemento differente di questa iniziativa è unificare tutto il mondo del calcio. Abbiamo investito un po' di risorse e un po' di giorni a realizzare due piattaforme che consentano senza riferimento a una squadra, quindi senza colori o loghi ma in generale a tutto il mondo del calcio, la possibilità di donare o raccogliere fondi attraverso la messa all'asta di oggetti a beneficio dei tifosi, per coinvolgere la comunità di riferimento di ogni singola squadra e le singole squadre in iniziative che anche simbolicamente possono essere caratterizzate per l'unità e il superamento di barriere, che siano nazionali o semplicemente di tifo. Abbiamo avuto risposte di apprezamento, sia in Italia che all'estero. Molte squadre hanno aderito pubblicamente e le piattaforme sono aperte."
Sei rimasto male per l'esclusione dalla Champions? Quali differenze atletiche tra Brasile e Italia?
"Qualsiasi giocatore ambisce a giocare competizioni importanti come Champions ma capisco anche che sono nuovo, sono giovane e appena arrivato. Sta a me dimostrare il mio valore per conquistare obiettivi importanti. Sono obiettivi che vanno davvero conquistati attraverso il lavoro duro e intenso. Ci sono differenze a livello di preparazione e allenamento in generale tra Italia e Brasile, ma non sono delle differenze così significative. E' vero che in Italia e in Europa in generale ci si allena più forte, ma ho già avuto modo di adattarmi e mi sento meglio".
Il presidente del Palermo, Zamparini, parlando di te ha detto che non gli sei mai piaciuto e che manchi di personalità. Ti senti di rispondere? Cosa non ha funzionato a Palermo, tanto che ti sei sorpreso per il mancato riscatto?
"Non devo rispondere e dire di nulla di particolare al presidente, evidentemente è una persona che ha una sua visione del calcio e delle cose ma personalmente penso di aver fatto sempre bene, erano tutti soddisfatti di me, i tifosi, i compagni di squadra, gli altri allenatori. Sinceramente penso che devo soltanto ringraziare il Palermo e il presidente, perché senza quell'esperienza oggi non sarei qui. Non ho nulla da replicare, senz'altro nulla di polemico da dire sul presidente o sul Palermo. Credo di aver fatto sempre il mio dovere a Palermo. Ho avuto un infortnuio che mi ha tenuto lontano dai campi per una cinquantina di giorni e questo mi ha danneggiato. Però nelle altre occasioni in cui il mister mi ha scelto per giocare credo di aver fatto bene e acnora una volta se sono qui è perchè ho dimostrato quello che valgo."
A Palermo hai giocato con il 3-5-2. Cambia qualcosa per te giocare con la difesa a quattro come fa la Roma? Quali sono le tue caratteristiche tecniche?
"Il modulo tattico non cambia niente, anche perchè con il Santos ho sempre giocato con la difesa a quattro. E' a Palermo che ho iniziato a giocare a tre, ma mi adatto bene ad entrambi i moduli. Mi piace puntare l'avversario, saltarlo e inserirmi in area di rigore per cercare sempre il gol e dare assist ai miei compagni. In generale sono un giocatore che lotta su ogni pallone"
Domanda per Baldissoni: novità sul main sponsor?
"Ci sono proposte, discussioni e negoziazioni in corso. Alcune sono finite sulla stampa, altro no, ma come sapete noi non rilasciamo commenti su nessuna di queste. Fin quando non ci sarà qualcosa da comunicare ai mercati non comunicheremo nulla"
© RIPRODUZIONE RISERVATA