Da San Siro a San Siro, Emerson Palmieri torna al Meazza per affrontare il Milan, dopo aver realizzato proprio in casa dei rossoneri il suo primo gol con la maglia della Roma. L'esterno brasiliano è cresciuto in maniera esponenziale: “A San Siro ho segnato il mio primo gol e ogni volta che ci torno il ricordo torna vivo - ha dichiarato l'ex Santos al match program giallorosso -. Però adesso è un’altra storia! Spero di aiutare la squadra e se capitasse un altro gol sarei molto contento”.
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Emerson: “Dobbiamo saper superare i momenti difficili, ma prendiamo troppi gol”
L'esterno brasiliano: "Ora pensiamo solo a noi, se giochiamo come sappiamo il secondo posto è nostro, non siamo stanchi"
Torniamo un attimo al gol, cosa ricorda dell’esultanza quanto è stato sommerso dall’affetto dei compagni?
Ricordo l’esultanza insieme ai miei compagni, in quella occasione ho visto che tutti mi volevano bene. È importantissimo sapere che la squadra ti sta vicino. È passato praticamente un anno, sono cresciuto, ho un altro peso all’interno della squadra, le mie responsabilità sono aumentate. Sono molto contento perché mi sono sempre dato da fare per arrivare a questo livello e voglio continuare a lavorare per migliorare ancora di più.
Mancano quattro giornate alla fine: dodici punti in palio che diventano fondamentali per il finale di stagione.
Sì, mancano quattro partite che per noi sono quattro finali. Dobbiamo fare più punti possibile… .
Cosa non ha funzionato contro la Lazio?
È stata una gara durissima, forse il primo tempo abbiamo giocato meglio noi, abbiamo fatto quello che il mister ci ha chiesto, tenere la palla e fare gioco. Poi abbiamo preso un gol con un po’ di sfortuna proprio quando stavamo facendo meglio. Il calcio è così, gli episodi cambiano le partite, non abbiamo fatto gol quando abbiamo creato le occasioni e loro ne hanno approfittato e hanno vinto la partita.
È più difficile giocare con una squadra molto chiusa davanti alla propria area di rigore?
Sì, quando una squadra gioca così e lo fa bene è ancora più difficile. Il punto di forza della Lazio è questo, si chiudono bene dietro e poi ripartono in contropiede. Hanno giocato proprio così contro di noi e dobbiamo imparare anche da questo, perché lo hanno fatto bene e hanno vinto la partita.
Come si riparte dopo una delusione così?
È un po’ difficile perché non è mai semplice perdere un derby… per noi, per i tifosi, per la Roma. Ma noi siamo la Roma e la Roma deve saper superare questi momenti difficili. Siamo secondi e abbiamo una partita importante domenica e dobbiamo vincere.
La difesa è stata per molto tempo un punto di forza. Nelle ultime 5 giornate però la Roma ha subito 7 gol. Come mai?
È vero la nostra difesa è sempre stato un punto di riferimento. Se non prendiamo gol è sicuro che vinciamo perché facciamo sempre uno o due gol. Purtroppo in queste ultime gare abbiamo preso troppi gol ed è un segnale che stiamo sbagliando qualcosa dietro. Dobbiamo subito migliorare, mancano quattro finali, se non prendiamo gol noi vinciamo.
Nelle ultime 3 giornate, la Roma ha ottenuto un pareggio, una vittoria e una sconfitta. In questo finale di stagione, pensi possa pesare il fatto di aver iniziato la stagione molto presto?
No penso di no, è vero che abbiamo iniziato stagione presto però ora giochiamo una volta alla settimana e stiamo riposando bene, non si può parlare di stanchezza. Prima in un mese non so quante partite abbiamo giocato e un po’ pesava, adesso no. Stiamo sbagliando qualche cosa in campo, dobbiamo migliorare e basta.
Domenica affronterete il Milan a San Siro. Che gara si aspetta?
Sarà una gara dura perché anche loro vengono da due partire difficili. Il Milan vive un momento di difficoltà: hanno perso in casa contro l’Empoli e poi hanno pareggiato a Crotone. Vogliono vincere come noi perché per loro è una occasione per cambiare la situazione in cui sono, dobbiamo stare attenti.
Dalla sua parte, con ogni probabilità, giocherà Suso: ha realizzato 7 gol e 9 assist in questo campionato. Cosa ne pensa?
È un giocatore difficile da marcare, già nella gara di andata all’Olimpico è stata dura. Sa uscire alla destra e alla sinistra, ha grande facilità a fare dribbling, sa calciare, sa fare gol e assist ai compagni. Dobbiamo stare attenti e marcare bene perché in attacco sono molto veloci.
Il Napoli è distante solo un punto e nella prossima giornata giocherà prima della Roma. Scendere in campo conoscendo il risultato degli azzurri può condizionarvi?
Dobbiamo mantenere la tranquillità e pensare a fare risultato. Dobbiamo fare il nostro. Abbiamo una gara importante e dobbiamo pensare solo a noi, non a chi ci sta dietro in classifica. Se giochiamo come sappiamo il secondo posto è nostro.
Ha parlato con Monchi? Che impressione le ha fatto?
Il nuovo direttore non ha avuto ancora tanto tempo per parlare con noi, ci ha salutati. È subito venuto in trasferta a Pescara a vedere la partita anche se era appena arrivato, ed è stato un segnale positivo, dimostra che vuole essere sempre vicino alla squadra. Gli auguro molta fortuna e di fare insieme un gran lavoro per il bene della Roma.
È arrivata anche la convocazione in Nazionale italiana. Che sensazioni ha provato?
È stata una bellissima esperienza che non mi aspettavo a solo 22 anni. Una nazionale così importante come l’Italia… spero di tornarci anche in futuro.
Cosa le ha detto Ventura?
Il mister mi ha detto detto che devo continuare a fare bene nella Roma. Devo meritare nuove convocazioni facendo bene con la mia squadra, che deve essere sempre il mio primo pensiero.
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