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Emergenza Roma: Dzeko-dipendenza e crisi degli assist. Col Torino l’attacco si scopre fragile

I giallorossi perdono per squalifica il traino del reparto avanzato. Senza di lui quest'anno 0 gol segnati. In passato 11 assenze che hanno portato a 7 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte

Valerio Salviani

La Roma fa un salto nel futuro, ma forse non è pronta. Dopo aver riscoperto l'importanza di Dzeko, mattatore e trascinatore al San Paolo contro il Napoli, nel prossimo turno con il Torino (occasionalmente di venerdì causa Champions) i giallorossi dovranno farne a meno per squalifica e saranno costretti ad affidarsi al bomber che sarà, Schick. Non ingannino i 4 gol segnati alla (ex) miglior difesa del campionato. L'attacco della Roma non è ancora un'arma affidabile e nell'ultimo mese si è tenuto spesso a galla grazie agli spunti di Under, arrivato da Marte al momento giusto per togliere le castagne dal fuoco a Di Francesco. Con i granata sarà emergenza? I numeri dicono di sì, anche se il bilancio del passato, quando Dzeko è rimasto a guardare, è positivo.

DZEKO-DIPENDENZA - Contro il Torino la Roma dovrà fare a meno non solo del suo miglior marcatore da 2 stagioni a questa parte, ma anche di quello che fa più gol di testa (terzo in campionato), di quello che prende più pali (secondo in campionato) e di quello che fa più tiri (secondo in campionato). Uno e Trino,Dzeko per la Roma è il traino dell'attacco. E lo sa bene Di Francesco che, oltre ad aver perso il sorriso a gennaio per una sua possibile cessione, quest'anno non ne ha mai fatto a meno, o quasi. Contro il Chievo, lo scorso dicembre, e contro il Milan, il bosniaco è rimasto in panchina per 74 minuti per tirare il fiato. In questo lasso di tempo la Roma ha fatto 0 gol e in entrambe le occasioni il tecnico è stato costretto a inserirlo per provare a dare una scossa che non è arrivata. Come successo nei due precedenti, a sostituirlo dovrebbe esserci Schick (Defrel permettendo), che proprio contro il Torino in Coppa Italia è riuscito a trovare l'unico gol della sua sfortunata stagione. Troppo poco per pensare positivo, abbastanza per dargli fiducia ancora una volta. Ad aggravare la situazione anche le assenze di Fazio, anche lui per squalifica, e Di De Rossi, uscito dal San Paolo con la caviglia malconcia. Rispettivamente quello che recupera più palloni e quello che corre di più. Praticamente il blocco centrale sul quale si regge la squadra.

TREND POSITIVO - Da quando è arrivato a Roma, Dzeko ha totalizzato 11 assenze, quasi tutte nella prima sfortunata stagione. Senza di lui i giallorossi hanno vinto 7 volte, pareggiato 2 e perso 2. Trend più che positivo, se si valuta anche che l'unica volta in cui l'attacco romanista è rimasto a secco è stata nel ritorno di Europa League con il Villarreal, praticamente un'amichevole. A fare da contraltare, l'andamento dell'attacco della Roma in questa stagione, decisamente più anemico rispetto al passato. Un dato significato, oltre ai pochi gol realizzati, è quello degli assist. Per la prima volta dalla stagione 2008-09, i giallorossi si ritrovano senza un assistman nella top 10 del campionato, spesso dominata con i vari Totti, Gervinho, Pjanic e Salah. Il primo giallorosso in classifica è Nainggolan, fermo all'11esimo posto con i suoi 5 assist stagionali. Che questo accada nel primo anno senza Totti è un caso. O forse no.