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Embolo, il Balotelli svizzero tra cori e scaramanzia con un occhio al sociale: chi è

Embolo, il Balotelli svizzero tra cori e scaramanzia con un occhio al sociale: chi è - immagine 1
L'attaccante classe 1997, che può agire sia da ala sia da riferimento centrale, è in scadenza di contratto con il Monaco e potrebbe salutare per una cifra pari a circa 15 milioni
Redazione

Il mercato della Roma è in fermento e, come da richieste di Gian Piero Gasperini, tutto ruota attorno al reparto offensivo. Dopo aver dato a Sancho un ultimatum di 48 ore per prendere una decisione definitiva in merito a un possibile trasferimento nella Capitale e con Fabio Silva vicino al Borussia Dortmund, la Roma sta cercando un jolly per il reparto offensivo e lo avrebbe individuato in Breel Embolo. L'attaccante svizzero classe 1997, che può agire sia da ala sia da riferimento centrale, è in scadenza di contratto con il Monaco e potrebbe salutare il Principato per una cifra pari a circa 15 milioni di euro.

Svizzero nato in Camerun, poi sei anni in Germania e il presente in Francia

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Nato a Yaoundé, in Camerun, i suoi genitori si separarono quando era ancora molto piccolo e Breel emigrò con la madre prima in Francia e poi in Svizzera. Cresciuto in condizioni difficili, dopo alcune esperienze nei settori giovanili di Nordstern, Old Boys e poi Basilea firma il suo primo contratto professionistico con la squadra della città nota per il Carnevala (il Carnevale di Basilea è patrimonio UNESCO) poco dopo i 16 anni. Esordisce in prima squadra poco prima del fischio finale del match contro il Salisburgo in Europa League del 13 marzo 2014, giocando solo qualche secondi. In Super League l'esordio arriva tre giorni dopo, quando segna il suo primo gol nel 5-0 contro l'Aurau pochi minuti dopo il suo ingresso in campo. Nel novembre 2014, all'età di 17 anni, 8 mesi e 21 giorni, schierato titolare in Champions League contro il Ludogorets Razgrad, Embolo ha trovato subito la via del gol (4-0 il finale): questo lo ha reso il 14° marcatore più giovane nella storia della massima competizione europea per club e il 6° nel XXI secolo. Dopo aver vinto il campionato svizzero per tre stagioni consecutive (2013‑14, 2014‑15, 2015‑16), nel giugno 2016 Embolo compie un balzo in avanti nella sua carriera calcistica e passa allo Schalke 04 per circa 20 milioni di euro. L'inizio dell'esperienza in Bundesliga, però, è a dir poco sfortunata: pochi mesi dopo il suo trasferimento in Germania infatti è vittima di una grave frattura alla caviglia, che lo tiene lontano dal campo per quasi un anno intero. Dopo 61 presenze con 12 gol e 9 assist, nell'estate 2019 si trasferisce al Borussia Mönchengladbach e in bianconero ritrova fiducia e continuità: 106 presenze in 3 anni con a referto 25 reti e 20 passaggi vincenti. Nell'estate 2022 arriva il passaggio al Monaco, a cui si lega con un quadriennale: nella prima stagione registra il suo record personale di gol (15 in 42 partite) il suo record personale, mentre nell'annata seguente un serio infortunio al ginocchio lo blocca per circa 9 mesi. Nel 2024‑25, tra tutte le competizioni (Ligue 1, coppe, Champions League) ha collezionato 42 presenze, con 7 gol e 9 assist.

Dagli idoli Eto'o e Balotelli alla scaramanzia. Il legame con la famiglia e l'occhio al sociale

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Da buon camerunense il suo idolo non può che essere Samuel Eto'o. Da piccolo Breel aveva il poster dell'idolo nazionale appeso in camera. Un legame emerso in particolar modo quando Embolo, con la maglia della Svizzera, ha segnato un gol contro il Camerun ai Mondiali del 2022, quando Eto'o era da poco stato nominato Presidente della federazione calcistica nazionale. Per il classe '97 si trattava del primo gol a un Mondiale ma soprattutto di un momento simbolico che lo collegava sia alla sua nazione natale che al suo idolo, e per questo in quell'occasione decise di non esultare per rispetto. "Ho dei piccoli ricordi del Camerun - aveva raccontato in un'intervista alla Bundesliga. Con alcune persone sono ancora in contatto, famiglia e amici. Sono ancora molto legato alla mia terra. Penso di essere svizzero al 60 o 70 per cento ora, più di quanto non sia africano". Un altro suo idolo d'infanzia e Mario Balotelli, a cui Embolo si è ispirato per perfezionare il suo gioco. Diverse le somiglianze tra l'attaccante accostato alla Roma e SuperMario: dall'accelerazione all'abilità con entrambi i piedi, passando dalla sua agilità nel gioco aereo e dal sentirsi a suo agio nel giocare spalle alla porta, oltre che per la fisicità. Embolo è molto legato alla famiglia e non perde occasione per dimostrarlo. Mantiene stretti legami con la madre e il patrigno, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nella sua formazione sia come uomo che come atleta. Ha una compagna, di nome Naomi, con cui ha avuto una bambina nel 2018, Naliya.

Embolo, inoltre, è molto attivo per il sociale: già a 19 anni infatti aveva fondato la sua fondazione benefica, la Embolo Foundation. Scopo della charity nata nel 2015 è quello sostenere i bambini più svantaggiati in tre nazioni: Svizzera (i rifugiati), Camerun e Perù (di cui è originaria la mamma). Soprannominato Donald sin da giovanissimo, Embolo ha una strana scaramanzia: fin da quando ha 15 anni, infatti, l'attaccante del Monaco ha l'abitudine di bere una o due bottiglie d'acqua la sera prima di una partita: "Se non lo faccio dormo male", aveva raccontato negli anni in Germania. Ma Embolo è famoso anche per due canzoni a lui dedicate: il coro meno noto risale ai tempi del 'Gladbach, quando i tifosi gli riservarono una divertentissima canzone sulle note di Ti amo di Umberto Tozzi. Più virale, invece, la Embolo song, un autentico cult, il primo coro mai riservato dai tifosi svizzeri a un proprio giocatore sulle note di The lions sleep tonight.

Determinato, atletico e altruista: ecco perché può essere adatto al gioco di Gasp

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Di piede destro, Embolo gioca principalmente come centravanti ma può agire efficacemente anche da ala soprattutto sulla fascia sinistra. Dotato di notevole fisicità e atletismo (è alto 185 cm), spicca per forza fisica, una buona rapidità e capacità di movimento. In Bundesliga, inoltre, ha raggiunto una velocità pari a 21 miglia orarie (circa 34 km/h). Un'altra delle sue caratteristiche che potrebbero renderlo adatto al gioco di Gasperini è la sua capacità di giocare spalle alla porta, sfruttando la sua imponente struttura fisica per proteggere il pallone. Embolo, inoltre, ha anche un’ottima abilità nei dribbling, sa imporsi nel gioco aereo e cerca spesso i compagni con cui dialogare. Già dalla giovane età era emersa la sua determinazione e volontà di giocare a ogni costo: come racconta Massimo Ceccaroni, che lo ha allenato nelle giovanili del Basilea, Embolo lo pregava così: “Fatemi giocare anche come numero 9, 11 o 7. So che forse non sono stato brillante in allenamento, ma voglio solo giocare”. Considerato un giocatore molto intuivo, altruista e aperto all’apprendimento, sa muoversi su tutto il fronte offensivo e questo potrebbe essere sicuramente un valore aggiunto qualora dovesse effettivamente approdare alla corte di Gasp.

Marcello Spaziani