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El Shaarawy, partenza lenta e contratto in scadenza: dubbi sul futuro del Faraone

El Shaarawy, partenza lenta e contratto in scadenza: dubbi sul futuro del Faraone - immagine 1
Potrebbe essere l'ultima stagione in giallorosso per il 92. Con la nuova politica del club al momento sembra difficile pensare al rinnovo
Redazione

E' un rebus la permanenza a Roma per l'anno prossimo di Stephan El Shaarawy. Il Faraone, che ha regalato momenti di magia ai tifosi giallorossi nel corso della sua carriera, nelle ultime due stagioni ha faticato a trovare continuità, e il suo futuro potrebbe essere lontano dalla Capitale a partire dalla prossima stagione. Gli inizi lenti stanno diventando una costante: nella stagione 2022/2023, il suo primo gol è arrivato solo alla dodicesima giornata, mentre lo scorso anno ha dovuto aspettare fino alla nona per trovare la via della rete. Oltre a ciò, i ripetuti problemi muscolari ne hanno limitato ulteriormente la continuità. Uno stop importante prima dell’Europeo è stato uno dei segnali più preoccupanti, che ha visto il Faraone collezionare un solo minuto nelle prime tre uscite della stagione. Anche l’età inizia a diventare un fattore.

A 32 anni, El Shaarawy non ha più la freschezza dei tempi migliori, e con il  contratto in scadenza a giugno 2025, il suo futuro sembra essere sempre più incerto. Nell’ultimo rinnovo, aveva accettato una riduzione dello stipendio a 2,5 milioni di euro a stagione, un gesto di grande attaccamento alla Roma. Tuttavia, la nuova politica del club potrebbe spingere la dirigenza a non proporre un nuovo prolungamento. Quest’anno i numeri sono emblematici: solo 3 partite da titolare e 272 minuti totali giocati in stagione, prima di subire un nuovo infortunio nella sfida contro il Monza che il Faraone sta smaltendo anche in Umbria dove stamattina si è rilassato in una Spa insieme alla fidanzata Ludovica Pagani. Inoltre, El Shaarawy non segna da febbraio, un digiuno di gol che rappresenta il più lungo nella sua seconda esperienza in giallorosso. Per un giocatore che ha sempre vissuto di fiammate, questa astinenza pesa come un macigno. L’arrivo di Ivan Juric sulla panchina della Roma ha portato a una rivoluzione anche da un punto di vista tattico, il tecnico croato ha parlato benissimo di Stephan ma bisognerà vedere se il pressing alto richiesto dal nuovo allenatore sarà un assunto che il 92 giallorosso saprà assimilare in fretta. Dal canto suo, la Roma, che è già in fase di ringiovanimento della rosa, potrebbe decidere di voltare pagina definitivamente e puntare su giocatori più giovani e con maggiore prospettiva. Mentre per i tifosi giallorossi, l’idea di un addio del Faraone sarebbe dolorosa, almeno da un punto di vista affettivo.

Valentino Poggio