Il Faraone ha perso la corona. Stephan ElShaarawy vive una fase di assestamento, di certo non un ruolo di primo piano. Con la presenza di Dybala e l'esplosione di Belotti, è sceso nelle gerarchie di Mourinho e in queste ultime partite di campionato è rimasto sostanzialmente a guardare. Dodici minuti col Genoa, poi due panchine consecutive contro Frosinone e Cagliari. E un ruolo in campo non proprio definito. El Shaarawy non sembra più l'alternativa principale sulla fascia sinistra, ma anche in una posizione avanzata teoricamente a lui più congeniale sta trovando poche gioie. Al contrario, nonostante agisca sostanzialmente da seconda punta o trequartista, in quasi 300 minuti di campionato non è ancora arrivato un gol e nemmeno un assist. E considerando le due partite di Europa League il conto sale a circa 450 minuti. Per Stephan è la partenza peggiore delle due esperienze giallorosse. Prendendo in esame gli inizi di campionato - esclusa quindi l'Europa -, El Shaarawy a Trigoria non aveva mai impiegato così tanto tempo a trovare il suo primo gol. Nel 2016/17 ci aveva messo 195 minuti, nel 2017/18 209 mentre nel 2018/19 appena 116 minuti. Poi l'esperienza in Cina e il ritorno nella capitale. Nel 2021/22 prima rete dopo 91 minuti (il 2-1 col Sassuolo con la pazza corsa di Mourinho sotto la curva), lo scorso anno 245 minuti (contro il Verona). In questa Serie A, dopo 294 minuti, ElSha è ancora asecco. Mettendo da parte ovviamente i due arrivi a gennaio, visto che nel 2021 veniva da mesi di inattività ed è un dato che rischia di essere poco veritiero. Mentre nel 2016 ci aveva messo 48 minuti, all'esordio col Frosinone il 30 gennaio.
news as roma
El Shaarawy, partenza a digiuno: mai così male alla Roma. E ora può tornare Faraone
El Shaarawy, un tour de force per riprendersi la Roma: senza Pellegrini e Dybala tocca a lui
—Lo scorso anno era stato condizionato dagli infortuni, con cinque partite saltate nelle prime cinque settimane di stagione per problemi muscolari. Per minuti giocati il 2022/23 è stata infatti la sua partenza peggiore in assoluto con la Roma, ma El Shaarawy è tornato in carreggiata concludendo il campionato con 7 gol e 3 assist, partecipando quindi a una rete ogni 151 minuti. Stavolta il minutaggio è cresciuto, ma non la fase realizzativa visto che è ancora a digiuno totale. Dal Monza in poi i giallorossi sono attesi da 6 partite in 22 giorni tra campionato ed Europa League, chiudendo con il derby del 12 novembre. Un tour de force in cui Mourinho non avrà a disposizione Pellegrini e con tutta probabilità neanche Dybala mentre non è ancora chiaro il rientro di Renato Sanches. In ogni caso il portoghese dovrà essere centellinato. Alla luce di questo, El Shaarawy diventa praticamente l'unico giocatore di tecnica, che salta l'uomo, quello dotato di più imprevedibilità, della giocata di pura qualità. Mourinho ha detto che nella sua testa la coppia offensiva è composta da un centravanti e un giocatore più tecnico, come sarebbero appunto Dybala e Stephan. Poi è arrivato Belotti che si è preso il posto da vice dell'argentino, cinque gol e un'intesa che cresce con Lukaku nel tandem del doppio bomber. Ora gli impegni sono tanti, ci saranno necessariamente delle rotazioni e questa deve essere la sua occasionedi riprendersi la corona, dimostrarsi ancora importante e decisivo dopo il rinnovo. Se la vedrà anche con Azmoun, che però non potrà giocare le due partite in Europa League. Scatta l'ora di tornare Faraone.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Roma senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Forzaroma per scoprire tutte le news di giornata sui giallorossi in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA