
El Shaarawy come Robert De Niro nel film “Lo stagista inaspettato” con pazienza e forza di volontà si sta ritagliando uno spazio in questa Roma. Ieri altra ottima prova con tanto di assist d’esterno per il vantaggio firmato da Carles Perez. Rinato dal punto di vista tattico con il nuovo ruolo a tutta fascia. Provvidenziale in fase offensiva con 6 gol stagionali ma anche in fase difensiva. Non era semplice sopperire alla contemporanea assenza di tutti e tre i terzini sinistri ma la voglia di rivalsa e lo spirito di mettersi in gioco hanno prevalso sul resto. Prima di questa stagione aveva giocato in carriera solo 3 partite da centrocampista di sinistra, merito di Mourinho che ha visto in lui capacità che ad altri erano sfuggite. Anche Spalletti in una situazione di emergenza lo aveva utilizzato in quel ruolo. Lo spirito di sacrificio di El Shaarawy è dato anche dall’amore verso la gente di Roma: “Ho creato tanti rapporti e con i tifosi ho sempre sentito un legame forte, mi hanno espresso il loro sostegno anche quando ero lontano e il loro affetto ha rappresentato tanto per me”. Partito tra le riserve, questa stagione sta riservando tante emozioni. Dalla pazza esultanza sotto la Curva Sud dopo il gol al Sassuolo fino ad arrivare al sorpasso a Bruno Conti per il numero di gol con la maglia giallorossa (48). Dal ritorno a gennaio della passata stagione è il miglior momento della sua seconda avventura nella capitale. Ieri ha rischiato di entrare nella top 10 dei marcatori in Europa. In questo momento anche il Commissario Tecnico della Nazionale avrà difficoltà a fare a meno di El Shaarawy.