Stephan El Shaarawy sta facendo parlare di sé a suon di gol e giocate decisive. Quasi un mese fa faceva gioire l'Olimpico con il gol vittoria in quel Roma-Monza che sembrava stregato. Venerdì l'ha fatto di nuovo, ma con i colori della Nazionale, siglando nei minuti di recupero il gol della certezza – settimo in azzurro –, fissando il 5-2 ai danni della Macedonia del Nord. Sempre all'Olimpico, nel suo stadio, dove segnare "ha un sapore speciale", come dichiarato da lui al termine del match. È un periodo che rende il Faraone consapevole delle sue capacità, forse non sfruttate a pieno nella Roma di Mourinho dove il posto per lui c'è molto spesso a partita in corso e in un ruolo diverso. El Sha è un'ala pura e il sistema di gioco di Mou non prevede ali, per questo il tecnico portoghese lo impiega o da seconda punta o da esterno a tutta fascia se necessario. Due posizioni che vanno in contrasto con il potenziale offensivo dell'esterno giallorosso che si troverebbe meglio a giocare in un tridente. La domanda che ci si pone è se El Sha possa anche pensare di sfruttare gli ultimi anni della sua carriera in modo diverso, passando da jolly nelle mani di Mou a punto chiave di altre realtà.
news as roma
El Shaarawy, gol e voglia di rivalsa: ma con Mourinho è spesso fuori ruolo
Il Faraone, partita dopo partita, sta dimostrando che ancora qualcosa è in grado di darla al calcio europeo e dopo l'infelice esperienza in Cina vuole riguadagnarsi le prime pagine con prestazioni convincenti. La stella nascente dei tempi del Milan è chiaro che non c'è più, ma se messo nelle condizioni giuste Stephan potrebbe tornare ad essere protagonista in Serie A. Nella passata stagione Mourinho aveva più volte adottato il 3-4-3, mettendo El Sha nelle condizioni giuste per rendere al meglio sia da titolare che da subentrato, tanto che riuscì a mettere a segno 9 reti tra campionato ed Europa League. In questo avvio di stagione l'esterno di origini egiziane è stato chiamato a tappare buchi giocando o in corsia al posto di Zalewski e Spinazzola o da seconda punta, causa assenza di Dybala. Senza dubbio un fattore aggiunto la sua duttilità, ma non è da escludere che possa scattare la convinzione di potersi giocare le proprie carte in un contesto dove sarebbe al centro del progetto. Il mese movimentato, che passa anche per le accuse – che non hanno avuto seguito – di essere coinvolto nel cosiddetto "caso scommesse", adesso sembra aver trovato la giusta conclusione con la rete in Nazionale che mancava dall'Ottobre del 2020 contro la Moldavia, in quel caso le reti furono due. Nell'intervista rilasciata alla Rai lui stesso ha parlato del ruolo in cui gioca meglio: "L’esterno sinistro è il ruolo in cui ho giocato di più negli ultimi anni. Mi trovo bene con Spalletti, mi conosce dai tempi della Roma. Con questo modulo riesco a essere più vicino alla porta e ho più possibilità di segnare“. Basti pensare che da ala sinistra ha realizzato 80 reti, molte di più di qualsiasi altro ruolo in cui ha giocato nel corso della sua carriera. Il modulo utilizzato da Spalletti in Nazionale è più congeniale alle caratteristiche del giallorosso che si esalta quando ha più spazio sulla fascia e quando ha la possibilità di calciare in porta stando più vicino all'area di rigore. La storia d'amore con la Roma è alimentata dalla passione verso maglia e città, starà a Mou gestire un momento così positivo per lui, magari anche cambiando sistema di gioco.
Lorenzo Scattareggia
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Roma senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Forzaroma per scoprire tutte le news di giornata sui giallorossi in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA