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El Shaarawy, a sinistra c’è solo il Faraone: con Gasp oggi partirebbe titolare

El Shaarawy, a sinistra c’è solo il Faraone: con Gasp oggi partirebbe titolare - immagine 1
Le caratteristiche tecniche del numero 92 giallorosso rispondono al gioco che predilige il nuovo allenatore giallorosso
Redazione

E’ ormai cominciato da due giorni il ritiro pre-campionato a Trigoria. Tra i primi giocatori ad essersi presentati al centro sportivo Fulvio Bernardini c’è Stephan El Shaarawy. Per lui questa a venire sarà la decima stagione con la Roma e per restare ha accettato di ridursi lo stipendio. Nel corso degli anni, solo rispetto per la maglia: mai una parola fuori posto, duro lavoro e soprattutto grande sacrificio per aiutare i compagni. Da quando è tornato alla Roma nel 2021, il ruolo che ha avuto è stato principalmente di supporto: inizio in panchina per poi subentrare a partita in corso e, a volte, essere anche decisivo. E così è stato anche l’anno scorso sotto la guida di Ranieri. Oggi, ad allenare la Roma c’è Gasperini, tecnico che chiede tanta spinta sulle fasce e che necessità di giocatori di qualità. Il Faraone è l’uomo adatto per il suo tipo di gioco e con il tecnico di Grugliasco potrebbe riprendersi il trono.

Ranieri lo stimava ma lo utilizzava poco

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El Shaarawy? Lo vedo tutti i giorni, meriterebbe di giocare sempre. Lui è un punto di riferimento, quando ho un problema so che può risolvermelo.Con queste parole, Ranieri lo aveva elogiato a seguito di un'ottima partita disputata contro il Genoa ma chiarendo per lui il Faraone era una risorsa aggiuntiva più che principale. Con Sir Claudio in panchina, El Shaarawy è stato praticamente utilizzato sempre. Su 26 partite disponibili, il numero 92 giallorosso ha visto la panchina solamente 3 volte. Tuttavia, la scelta di puntare su di lui dal primo minuto è ricaduta appena 7 volte: in queste, decisivo unicamente contro il Lecce, mandando a rete prima Saelemaekers e poi a Mancini. Nel resto delle partite, ben 16, è subentrato dalla panchina, rivelandosi però determinante a partita in corso: gol contro il Genoa e assist contro Udinese e Milan. 

A sinistra c’è solo lui per il momento

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In questi giorni Gian Piero Gasperini avrà il compito di valutare chi è adatto e può dargli delle sicurezze per il tipo di gioco da lui adoperato. L’ex Atalanta, come ormai è ben risaputo, sviluppa la sua fase offensiva principalmente sulle fasce e punta su attaccanti duttili, che possano giocare sia sull’esterno che sulla trequarti. E proprio Stephan El Shaarawy, risponde, a queste precise caratteristiche. I due già si sono già conosciuti nell'esperienza al Genoa ma da allora, il giocatore è maturato notevolmente diventando un vero e proprio professionista. C'è da sottolineare poi che attualmente sulla fascia sinistra la Roma non ha grandi opzioni: c’è Pellegrini ma è infortunato e ritornerà in campo a settembre, mentre sul mercato ci sono pochi nomi per questo reparto, se non l’idea Nazinho ma, come appena detto, è solo un'ipotesi. Il Faraone dalla parte susa può essere impiegato sia come laterale che come trequartista. Ha gamba, corre molto e i suoi cambi di passo spesso mandano in confusione l’avversario nell’1 contro 1. A Gasp serve anche qualità in campo e non può dirsi che non le abbia grazie alla sue grandi abilità nel dribbling.  Il problema principale del classe '92 è rappresentato dalla fisicità, caratteristica che il tecnico di Grugliasco richiede. In un sistema che fa dell’intensità, dell’aggressività nei duelli i suoi cardini, El Shaarawy rischia di pagare la mancanza di struttura e continuità fisica, soprattutto se impiegato da esterno a tutta fascia. Sarà dunque la sua capacità di adattamento a determinare se tornerà ad essere un giocatore chiave o farà la stessa "fine" degli anni precedenti.

Pierluigi De Marinis