El Aynaoui, altro che nuovo Le Fée: brilla anche lui. Ora punta il Napoli

Neil El Aynaoui è la sorpresa più bella degli ultimi due mesi. Dopo un inizio complicato in molti lo avevano già etichettato come il nuovo Le Fée. E gli ingredienti c'erano tutti: stesso campionato di provenienza (Ligue 1) e identico costo (23 milioni). Forse in molti si erano sbagliati perché col passare delle settimane è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante nello scacchiere di Gasperini. È il dodicesimo uomo: il primo al quale dare una maglia da titolare in caso di turnover e il primo che si alza dalla panchina per entrare a gara in corsa. L'assist a Cremona e il bel gol di ieri contro il Midtjylland hanno certificato il bel momento di forma ed è un peccato che a metà dicembre dovrà partire col Marocco per la Coppa d'Africa. Se dovesse arrivare in fondo al torneo salterà le sfide con Como, Juventus, Genoa, Atalanta, Lecce, Sassuolo e il doppio impegno col Torino tra Serie A e Coppa Italia. Ma Gasp per il momento pensa solo a goderselo e anche contro il Napoli può trovare spazio dal primo minuto. Le condizioni di Koné non sono delle migliori, ma anche con la presenza del francese l'ex Lens può sperare poiché Gasp potrebbe riproporre il modulo con Cristante sulla trequarti alle spalle di Soulé e Dybala. Tutti dubbi che il tecnico scioglierà nelle prossime ore.

Dalle critiche agli applausi

L'avventura di El Aynaoui a Roma non era partita col piede giusto. Tante le critiche sui social il giorno del suo arrivo poiché una parte della tifoseria gli preferiva Rios. Una follia dei tempi moderni. Il papà - famoso ex tennista - gli aveva fin da subito consigliato di chiudere i commenti su Instagram e lo ha aiutato nel gestire un periodo complicato. Poi ci ha pensato Manu Koné che lo ha messo sotto la sua ala protettrice e lo ha anche ospitato a casa nei primi giorni in Italia in attesa che Neil trovasse un'altra sistemazione. Adesso quei 23 milioni spesi in estate non sembrano più essere un problema. Col Midtjylland è stato di gran lunga il migliore in campo. Anche nel secondo gol c'è il suo zampino: è lui a recuperare il pallone e lanciare Bailey verso la porta che è poi bravo a trovare El Shaarawy tutto solo in area di rigore. El Aynaoui è passato in pochi mesi dalle critiche (immotivate) agli applausi dell'Olimpico. E il meglio deve ancora venire.