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forzaroma news as roma El Aynaoui, 25 milioni di dubbi: altro flop e nessun passo in avanti

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El Aynaoui, 25 milioni di dubbi: altro flop e nessun passo in avanti

Redazione
Gasperini continua a dargli fiducia, ma lui continua a deludere: l'impatto del marocchino in giallorosso finora resta deludente

Quando si vince, spesso si chiude un occhio sulle debolezze interne della squadra. Ma le sconfitte hanno il dono di far emergere nodi nascosti, e El Aynaoui è uno di quelli. Il marocchino ha avuto numerose occasioni per dimostrare il suo valore, eppure ogni volta sembra che non riesca a esprimere al meglio il suo gioco e le sue capacità. Ieri Gasperini gli ha dato nuovamente fiducia dal primo minuto contro il Plzen, ma anche in questa occasione il centrocampista non ha convinto, come già era accaduto contro il Lille e il Torino. Qualcosina di positivo contro il Nizza si era intravisto, ma rimane comunque troppo poco. Non è nemmeno una questione di ruolo: provato in diverse posizioni, la sua mancanza di continuità e grinta è evidente. I tifosi vogliono vedere determinazione, voglia di lottare e presenza su ogni pallone, ma finora il ragazzo proveniente dal Lens sembra muoversi in un’altra dimensione, distante da ciò che chiede il tecnico, ma soprattutto dai suoi compagni.

El Aynaoui, il talento perso tra i meccanismi di Gasperini

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Quando si parla di investimenti importanti, ogni euro speso porta con sé un carico di speranze, dubbi e pressioni. Per El Aynaoui, arrivato alla Roma dal Lens per 25 milioni, questo peso sembra gravare più del previsto. Sul campo, spesso sembra un passo indietro rispetto ai compagni, perso in un ritmo che non riesce ancora a fare suo, distante dal battito incessante, dal flusso di energia e dalla coesione che Gasperini cerca di imprimere al centrocampo. Non è il ruolo a fermarlo: provato in diverse posizioni, ciò che manca è la grinta, quella voglia feroce di conquistarsi ogni pallone e farsi sentire. I tifosi chiedono determinazione, presenza, coraggio: ciò che serve è la scintilla di chi vuole lasciare un segno indelebile, e finora quella scintilla appare come un lampo fugace, un riflesso di talento sospeso tra ciò che prometteva e ciò che mostra oggi. Quegli sprazzi di luce che avevano acceso speranze in estate sembrano ora lontani, mentre l’ombra di Aouar e Le Fee si allunga sul presente: meteore dalla Ligue 1 costose e ingombranti, il cui ricordo grava ancora sul bilancio e sulla memoria collettiva dei tifosi.

A complicare ulteriormente il quadro, c’è la Coppa d’Africa: il Marocco lo chiamerà via per più di un mese, privando la Roma di una pedina importante in un momento in cui l’armonia e la fluidità del gioco sono essenziali. Il tecnico - ora - ha una missione chiara: trasformare El Aynaoui in un giocatore all’altezza dei 25 milioni investiti, un calciatore capace di entrare nei meccanismi della squadra e di dominare con il proprio talento. Finora non ci è riuscito, ma il tempo esiste. Serve la volontà di entrambi, la consapevolezza che le grandi metamorfosi, dentro e fuori dal campo, si compiono in due: passo dopo passo, partita dopo partita, con la voglia e il coraggio di chi vuole davvero scrivere la propria storia e lasciare un segno indelebile nella Roma.

Federico Grimaldi