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El alma di Diego Lainez, l’obiettivo della Roma che non ha paura dei giganti

In patria è già un predestinato e Monchi lo ha puntato prima di tutti facendo un'offerta al Club America che, per il momento, non molla

Valerio Salviani

"Il segreto per scoprire talenti è arrivarci prima degli altri" racconta Ramon Verdejo Monchi. Una filosofia su cui ha costruito una carriera. Lavoro organizzato, una grande rete di contatti e collaboratori e il coraggio di scommettere. Scommettere non solo sui numeri, ma anche sulle anime di uomini che dovranno diventare delle stelle. E ce n'è una che ha tuonato più delle altre in questa pausa per le nazionali, quella Diego Lainez. La sua foto, con il mento alto e il petto in fuori ad affrontare il gigante USA Miazga ha fatto il giro del mondo. In un momento storico come questo, Lainez è stato la voce del piccolo Messico contro la prepotenza di chi alza le barriere all'umanità.

OBIETTIVO ROMA - Monchi non ha intenzione di aspettare che il mondo si accorga di Diego. La Roma ha già bussato a casa del Club America per chiedere informazioni sul giocatore e per presentare un'offerta. Il presidente Banos per il momento non si accontenta"Lainez vale di più, ma siamo pronti a trattare". L'affare è nell'aria e i messicani vogliono trarre il massimo. L'impressione però è che il piccolo Diego valga davvero l'investimento. Dal basso del suo 1,67 di statura, Lainez è già riuscito a far stropicciare gli occhi a chi l'ha visto all'opera. Non è mai stato un problema per Diego l'altezza. Lo era stato la mamma, che voleva impedirgli di perdere tempo dietro al pallone per dedicarsi allo studio. "Sarò il bambino più infelice di Tabasco" ha provato a spiegarle Diego. A "salvarlo" ci ha pensato il padre, che l'ha portato a provare con il Club America, la squadra dei suoi sogni e per cui tifava già da piccolissimo. Con loro Lainezè diventato il terzo più giovane a esordire in un match ufficiale, bruciando le tappe così come con la nazionale maggiore, dove ha incantato nel match contro gli Stati Uniti. Un esterno mancino che può giocare a sinistra, o a destra, come piacerebbe a Di Francesco. I 18 anni d'età possono essere un ostacolo importante, così come il fisico ancora da sviluppare, ma a Roma avrebbe tempo e modo di crescere e mostrare le sue enormi qualità. Solo un anno fa il connazionale e suo capitano Hector Moreno sperava di aprire un ciclo di messicani di successo in Europa e con la Roma. A lui è andata male, ma a riscattarlo può provarci Diego. Con un "alma" così, un'occasione la merita di sicuro.