(Ansa)- Uno e' nella Roma da una vita e, dopo aver cominciato a lavorare con Garcia, si e' convinto a restare nonostante le sirene del Manchester United, l’altro e' arrivato da meno di 48 ore a Trigoria ma gia' ha confessato di non aver problemi a stabilirsi nella Capitale per i prossimi 10 anni. Daniele De Rossi e Adem Ljajic sono i volti copertina degli ultimi giorni del mercato romanista e domenica, nel debutto all’Olimpico contro il Verona, giocheranno per la prima volta assieme con la maglia giallorossa.
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Ecco Ljajic: “Piu’ forte di noi solo Juve”. De Rossi dice no a Manchester United
(Ansa) – Uno e’ nella Roma da una vita e, dopo aver cominciato a lavorare con Garcia, si e’ convinto a restare nonostante le sirene del Manchester United
Il centrocampista sara' in campo dopo aver declinato l’offerta proveniente dallo United, che dopo aver tentato con una richiesta di prestito (considerata irricevibile dalla Roma) ha presentato a Trigoria un’offerta da 12 milioni di euro. La mossa dei Red Devils, pero', e' arrivata troppo tardi visto che a De Rossi e' bastato un mese e mezzo per convincersi della bonta' del lavoro di Rudi Garcia e della forza dello spogliatoio. La trattativa tra i due club, quindi, e' morta sul nascere e, a meno di clamorosi dietrofront da parte del giocatore, sara' catalogata come un tentativo andato a vuoto.
Ecco quindi che domenica col Verona (rifinitura domattina direttamente all’Olimpico) al fianco di De Rossi ci sara' l’esordio di Strootman e, molto probabilmente, quello di Ljajic. L’attaccante serbo ha fatto chiaramente intendere in occasione della presentazione ufficiale di non vedere l’ora di scendere in campo. “Se mi aspetto di giocare subito? Se Garcia decidera' di farmi giocare mi trovera' pronto, ma rispettero' le scelte tecniche. Il mio ruolo e' quello di attaccante esterno sinistro, ma se serve gioco anche da terzino – le parole dell’ex Fiorentina che ha rifiutato l’etichetta di ‘bad boy’ – L'episodio con Delio Rossi e' passato, non ne voglio parlare piu'. Non sono mai stato cattivo, ma quando un giocatore non gioca e' normale essere nervosi. Quando si gioca e' tutto piu' facile, piu' bello, e io sono uno che vuole giocare sempre, per questo ho trovato difficolta' in Italia”.
“Obiettivi? Sono appena arrivato, mi sono allenato due volte ma so che la Fiorentina quest’anno e' molto forte – e' stato il lapsus del serbo – Con la Roma mi aspetto di arrivare in Europa. Se mi e' pesato non andare al Milan? I dirigenti della Fiorentina sapevano quello che volevo, ma non abbiamo trovato un accordo, e quando il mio procuratore mi ha detto le squadre che erano su di me ho deciso di venire qui. La squadra e' fortissima e io sono contento, posso migliorare ancora tanto ma voglio fare qualcosa di grande. Non sono di passaggio, sono pronto a restare anche 10 anni”.
Per far dimenticare Lamela e vincere magari quello scudetto che a Trigoria manca dal 2001. “Erik e' stato un giocatore molto importante per la Roma, ma non voglio fare paragoni con lui ora che e' andato via. In campionato davanti abbiamo solo la Juventus, e' la squadra piu' forte in questo momento – ha ammesso Ljajic – Per il secondo posto invece siamo in tante, dobbiamo giocare partita per partita e vedere alla fine”. Di sicuro, almeno i tifosi si aspettano che mantenga l’ottima media gol registrata contro i cugini biancocelesti: “Il derby? So che e' molto importante. Io ho segnato il mio primo gol in Serie A alla Lazio e lo scorso anno mi sono ripetuto due volte. Spero di segnargli ancora...".
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