(di Mirko Porcari) - Ci siamo, il conto alla rovescia è iniziato. Questa sarà la settimana della Roma: volti nuovi e fine del mistero, un’attesa spezzata dall’inizio dell’era a stelle e strisce.
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Ecco la Roma “americana”
(di Mirko Porcari) – Ci siamo, il conto alla rovescia è iniziato. Questa sarà la settimana della Roma: volti nuovi e fine del mistero, un’attesa spezzata dall’inizio dell’era a stelle e strisce.
Thomas Di Benedetto farà il suo ingresso nel mondo giallorosso dalla porta principale, con una presentazione che si preannuncia di grande impatto, in puro stile “yankee”. Nel week-end, poi, la partenza per Riscone di Brunico: per due settimane le montagne del Trentino saranno il teatro di un’invasione di tifosi, pronti a seguire da vicino gli uomini di Luis Enrique.
NOVITA’ – Tante, ed era ora. Tra slittamenti, closing da rimandare e burocrazie interminabili , finalmente si conoscerà a fondo il pensiero della cordata americana. Sarà Thomas Di Benedetto ad illustrare con dovizia di particolari cosa sarà la Roma del futuro: a Trigoria si sta preparando tutto per un incontro con la stampa che ha il sapore della scoperta. Si parlerà dei cardini principali su cui si basano la voglia e la necessità di rinnovamento: dal fair play finanziario alla questione stadio, dal merchandising al desiderio di riportare la gente allo stadio, senza dimenticare la delicatissima questione mercato. Confermato anche l’intervento pubblico di Luis Enrique: venerdì è il giorno buono per ascoltare la viva voce del tecnico, giusto il tempo di assaporare sprazzi della nuova Roma prima di partire per Riscone. Nel corso delle settimane passate, l’ex entrenador del Barcellona B, ha avuto modo di studiare a fondo pregi e difetti non solo della prima squadra, ma anche delle rappresentative giovanili, compresi gli Allievi Nazionali: un lavoro certosino che gli permetterà di stilare una lista dei convocati in cui compariranno i nomi di alcuni talenti emergenti, un modo per premiare ulteriormente l’ottimo lavoro svolto in questi anni da Bruno Conti e soci.
DUBBI – “Regalato” il funambolo Erik Lamela (a proposito, su Facebook si moltiplicano i gruppi che inneggiano al suo nome), Sabatini si concentrerà sugli innesti da acquistare per le altre zone del campo. Primo fra tutti il portiere: a metà tra lo strategico ed il fatalista, il diesse giallorosso ha insinuato il dubbio (“Vedremo se si farà, abbiamo anche delle alternative”) sulla fattibilità dell’affare Stekelenburg. Il portiere piace parecchio, quando si era prospettata l’ipotesi di arrivare a Viviano, Luis Enrique aveva fatto capire di preferire l’olandese: fino a qualche giorno fa sembrava che tutto dovesse risolversi con una fumata bianca ma nelle ultime ore l’Ajax ha cercato di rialzare il tiro della richiesta, mettendo così in discussione tutta l’operazione. C’è la necessità di garantire all’allenatore un numero uno che possa aggregarsi alla squadra sin dai primi giorni del ritiro, così la società ha ricominciato a guardarsi intorno: la prima alternativa resta Idris Kameni dell’Espanyol, una candidatura sponsorizzata dall’ex compagno Ivan De la Pena. Non convince pienamente, sia i tifosi che la dirigenza rimangono scettici di fronte all’affidabilità del camerunense, soprattutto se confrontata con l’esperienza di Stekelenburg. “Ho avuto un contatto con Sabatini, ma sono dieci giorni che non lo sento” l’ammissione del suo procuratore ai nostri microfoni, a conferma dei dubbi riposti intorno al suo assistito. A ruota seguono i vari Storari, Sirigu (il portiere ha rotto con il Palermo, la Roma “sarebbe una destinazione gradita, ma non ci sono contatti” le dichiarazioni del suo manager) e Romero, tutte “seconde scelte” legate all’eventuale fallimento della trattativa per Stekelenburg.
ATTESA – Mano tesa e spirito combattuto, Mirko Vucinic continua ad aspettare. Da una parte c’è la voglia di cambiare aria, alimentata e poi smorzata dal corso degli eventi, dall’altra c’è il desiderio di rimettersi in gioco, provando a riconquistare una tifoseria sfiduciata nei suoi confronti. “Non esistono trattative con la Juventus, noi vogliamo trattenere Vucinic”. Walter Sabatini si è esposto a più riprese, confermando di volta in volta la sua stima verso il montenegrino: la situazione è piuttosto intricata, i due anni di contratto rimanenti fanno dell’attaccante un pezzo pregiato da non svendere. Nell’ordine, sono state rispedite al mittente le offerte provenienti dall’Inghilterra (i 15 milioni messi sul piatto dal Tottenham) ed i tentativi (spesso goffi se si pensa a contropartite come Iaquinta o Amauri…) della Juventus, se non arriveranno i 20 milioni del prezzo fissato dalla società, Vucinic continuerà un altro anno con i giallorossi. In bilico resta Jeremy Menez: il francese è appetito dal Psg (con lui anche Borriello) ed è tutta da scrivere la sua estate. "Siamo in attesa di capire in che modo si muoverà la società" le parole del suo procuratore, un segnale di quanto l'ex Monaco non sia tra le priorità del direttore sportivo.
In attesa, ma per altri motivi, c’è Daniele De Rossi: il centrocampista è in scadenza di contratto, da settimane si cerca il momento giusto per appianare le distanze tra domanda e offerta, intanto ricominciano a circolare voci su offerte faraoniche recapitate a Trigoria da diversi club europei. Lo scorso anno c’è stato il tormentone Real Madrid, questa estate è il turno del Chelsea: Villas Boas lo vuole per cominciare un corso vincente a Londra, i sei mesi di stop di Essien hanno costretto il portoghese a sondare il terreno per un sostituto all’altezza e già si parla di proposte vicine ai 30 milioni di Euro. Dalle parti del Bernardini non c’è nessuna intenzione di cedere alla tentazione di ricevere denaro “cash” e nei prossimi giorni si farà di tutto per arrivare ad un accordo che leghi De Rossi ai colori giallorossi per i prossimi quattro anni.
ALTRI OBIETTIVI - Pastore è un sogno, nelle dinamiche di un calciomercato ancora abbastanza fermo la figura dell'argentino rappresenta uno "sfizio" più che una vera e propria necessità. C'è Lamela nel ruolo di trequartista, una scommessa voluta da Sabatini che cancella ogni ipotesi relativa al "Flaco". Prende corpo, dopo un "abboccamento" risalente ad inizio maggio, la candidatura di Sandro: il brasiliano del Tottenham sembra perfetto per la mediana giallorossa ed il direttore sportivo giallorosso ci sta pensando concretamente. Potrebbe essere lui, insomma, il vero botto di una campagna acquisti che deve completarsi con l'aggiunta di un centrale difensivo che possa affiancare Juan e Burdisso. Da registrare come "semplici" rumors le voci che vorrebbero la Roma su gente tipo Bradley, Santana (ma non era già del Napoli?) e Cissokho.
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