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E. Viola: “Roma-Dundee è storia vecchia. Per il futuro spero che gli americani costruiscano un grande club”

Queste le parole di Ettore Viola, figlio dell’ex presidente giallorosso Dino, intervenuto a Tele Radio Stereo all’interno della trasmissione “1927”. Sulla presunta combine in Roma-Dundee “Condivido pienamente su quanto detto da mio...

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Queste le parole di Ettore Viola, figlio dell’ex presidente giallorosso Dino, intervenuto a Tele Radio Stereo all’interno della trasmissione “1927”. Sulla presunta combine in Roma-Dundee “Condivido pienamente su quanto detto da mio fratello. Landini e Cominato furono condannati

 questa è una storia vecchia e non è il caso di parlarne. La giustizia sportiva e non, diede ragione a mio padre, che fu festeggiato dai tifosi romanisti. Questa storia fu trasparente, mio padre fu vittima solo di un tentativo di estorsione fine a sé stessa”.

Questi cento milioni sono mai arrivati all’arbitro Vautrout?

“Si sono persi in altre mani, e questa è una differenza sostanziale. Tra l’altro Fu il primo arbitro che mio padre incontrò nella sua esperienza internazionale a Ballymena”.

Sul passaggio di mano della Roma al gruppo americano

“Sono ottimista, però una grande società si fa con un grande presidente, con un grande allenatore e con un grande direttore sportivo. Mi auguro che questo sia fatto anche alla Roma, anche se far rimanere persone sotto contratto mi sembra una forzatura. Un grande allenatore lo voglio, perché ti suggerisce chi comprare, ti fanno la rosa, Montella mi sembra troppo giovane anche se bravissimo. Spero che DiBenedetto comprenda che c’è bisogno di gente in grado di fare calcio ai massimi livelli del calcio europeo”.

Chi vorresti nella Roma del futuro?

“Non mi dispiacerebbero Ancelotti e Baldini. Se non arrivassero loro, ben venga qualcuno di importante che possa far fare il salto di qualità alla Roma”.

Cosa ti convince e cosa no degli americani?

“Mi rende perplesso il merchandising, che non credo possa essere per una società come la Roma una fonte di utile. L’unica cosa che ti permette il salto è avere uno stadio di proprietà che i tifosi della Roma possano vivere per 365 giorni l’anno”.

Giusto il cambio di Ranieri?

“Le scosse a volte servono”.