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E venne il giorno: DiBenedetto e le strategie della nuova Roma

(di Mirko Porcari) – Pochi minuti, giusto il tempo di rendersi conto della portata di uno sbarco epocale: tanto è durato il primo approccio di Thomas DiBenedetto con Roma, l’inizio di una storia che il popolo giallorosso sogna grande...

Redazione

(di Mirko Porcari) - Pochi minuti, giusto il tempo di rendersi conto della portata di uno sbarco epocale: tanto è durato il primo approccio di Thomas DiBenedetto con Roma, l'inizio di una storia che il popolo giallorosso sogna grande e duratura.

Da oggi si pensa al futuro in attesa di conoscere i movimenti che la nuova dirigenza ha intenzione di fare per costruire una squadra competitiva.

 

 

"FORZA ROMA" - Niente di meglio che un saluto del genere per far capire le proprie intenzioni. Poche parole ed una stanchezza visibile: Thomas DiBenedetto è scivolato via con destrezza nel caos dell'aereoporto di Fiumicino dribblando cronisti e curiosi. La giornata, del resto, propone appuntamenti importanti nell'iter verso l'ufficialità della cessione: l'incontro con Unicredit è il primo passo capitolino del prossimo presidente romanista, il meeting “fiume” che ha occupato buona parte del pomeriggio è servito per limare gli ultimi dettagli prima di passare alle canoniche firme. La location, lo studio legale Grimaldi e Associati, ha visto aprirsi la trattativa finale tra la cordata statunitense ed i grandi capi di Unicredit, Pier Giorgio Peluso e Paolo Fiorentino. Con l'ausilio dei rispettivi legali, le parti hanno voluto chiarire alcuni aspetti relativi soprattutto all'offerta finale per cui si parlava in mattinata di una differenza quantificabile in una decina di milioni di Euro. Nella serata di oggi dovrebbe parlare l'avvocato Cappelli, legale di Unicredit, per svelare qualcosa in più sul colloquio odierno (all'ordine del giorno, tra le altre cose, ci sarebbe lo scambio di vedute sull'organigramma che comporrà le gerarchie del club), intanto sono da registrare le parole di alcuni tra "addetti ai lavori" e spettatori interessati ( si è rifatto vivo anche il petroliere Roger Tamraz che si è definito "pronto a rilevare anche una quota minima della Roma") che hanno espresso il proprio parere su una vicenda che è arrivata finalmente alla conclusione. "Entro domani incontrerò DiBenedetto, la sua cordata può fare da traino per Roma nel mondo" la chiosa di Gianni Alemanno, mentre Gianni Petrucci, presidente del Coni, ha voluto ribadire "la tradizione di uno Stadio come l'Olimpico " in risposta al manifesto interesse degli statunitensi  nella costruzione di un nuovo impianto. "Di Benedetto a Roma, una svolta epocale" l'ha deifinita Chiocchetti, mentre per Flavio Briatore "è positivo che capitali stranieri vengano ad investire in Italia". Roba di contorno, insomma, quello che interessa al momento sono le portate principali...

 

 

 

STRATEGIE – Definiti i termini per l’acquisto del pacchetto di maggioranza della società giallorossa, per DiBenedetto e soci si prospettano ore di febbrile lavoro con lo scopo di pianificare le strategie future del club. “Vogliamo che la Roma entri in pianta stabile tra le grandi del calcio europeo, faremo diversi acquisti e non sono escluse cessioni.” L’intervista a La Gazzetta dello Sport ha proposto uno stralcio del DiBenedetto-pensiero, spaziando dalla campagna acquisti al progetto per il nuovo stadio ("serve un polo che catalizzi l'attenzione dei tifosi non solo in occasione delle gare ma anche durante la settimane, in sostanza è necessario investire sugli stadi di proprietà"), senza trascurare gli aspetti prettamente commerciali dell’affare. Prima di parlare di calciatori ci sarà da stabilire chi si dovrà occupare della gestione dell’organico (a proposito, per la panchina si scommette su Carlo Ancelotti, ma la candidatura di Vincenzo Montella non è da escludere, soprattutto se riuscirà nel piazzamento Champions) e del mercato, con Franco Baldini sogno della tifoseria (come non ricordare gli anni trascorsi nella capitale agli ordini di Franco Sensi) e Walter Sabatini nei piani della dirigenza, una corsa a due in cui non necessariamente uno esclude l’altro. Per ora, comunque, di concreto c’è poco o nulla, voci e indiscrezioni si susseguono ininterrotte da settimane, dipingendo scenari spesso agli antipodi: da chi giura in una o più cessioni di livello ( basta guardare ai presunti interessamenti della Juventus per Vucinic e del Napoli per Menez, senza dimenticare la questione legata a Philippe Mexes, in scadenza di contratto e dato già per milanista) e chi, seguendo il flusso dell’ottimismo, vede grandi acquisti all’orizzonte: Sanchez, Buffon e nomi di alto livello, nel pieno rispetto delle migliori aspettative, con Pradè che ha iniziato a girare per l’Europa (prossima tappa Inter-Schalke 04 di Champions League, osservato speciale il centrale difensivo dei tedeschi Benedikt Howedes, possibile alternativa a Lugano per il dopo Mexes) alla ricerca degli innesti che possano far fare il salto di qualità ad una rosa già competitiva. Intanto, ai microfoni del nostro sito, Carlo Pallavicino, procuratore di Marco Amelia e Salvatore Sirigu, non ha voluto chiudere l'ipotesi giallorossa per i suoi assistiti, rimandando ogni discorso ai prossimi mesi, quando saranno più chiare molte delle situazioni attualmente in stand-by.