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È una Roma con il K-Factor: Kolarov e i terzini fanno volare Di Francesco

Dei 9 gol segnati dai giallorossi in questo avvio di stagione ben 6 sono arrivati grazie alle giocate degli esterni bassi, con il serbo sempre più leader della squadra

Luca Benincasa Stagni

Quella delle prime 5 uscite stagionali è una Roma che sembra avere tutto per fare bene: una difesa rocciosa (solo l'Inter è riuscita a fare gol ad Alisson), un Dzeko letale con già 5 gol all'attivo e un Kolarov in grande spolvero. Anzi, il serbo è decisamente l'uomo in più di questa Roma, che si è svegliata scoprendo di avere il K-Factor. Il gol all'esordio contro l'Atalanta è stato un campanello d'allarme - per gli avversari, ovvio - che non tutti hanno sentito. Dopo 5 partite la squadra giallorossa viaggia ad una media di quasi 2 gol a match, soprattutto grazie all'impennata registrata contro Verona e Benevento. Ed è proprio questo il dato sorprendente: delle 9 reti messe a segno dalla Roma ben 6 arrivano dalle iniziative dei terzini.

Oltre al gol, Kolarov ha collezionato già 2 assist. Anzi, 2 e mezzo. Sì, perché ieri, oltre alla palla d'oro per l'1-0, l'autogol di Venuti arriva proprio da una sua giocata: dribbling secco per entrare in area, palla tesa per Dzeko che già pregustava la tripletta, con il difensore dei campani che invece devia nella propria porta. Nel primo tempo stesso scenario, ma protagonisti diversi. Bruno Peres mette dentro, Lucioni batte Belec per anticipare sempre il povero bosniaco (ieri se non fosse stato per i difensori ed i pali sarebbe uscito con 6 gol all'attivo). Contro il Verona, altro show dei terzini. Prima il delizioso cross di Florenzi per il 2-0, poi l'assist di Kolarov per il 3-0. A Dzeko mancava Salah? Beh, adesso sembra proprio avere dei nuovi amici.

La Roma riscopre il ruolo del terzino, dopo anni che non se ne vedevano di così decisivi. Nella stagione 2015-16, per arrivare allo stesso contributo, Digne e Florenzi ci misero quasi il doppio del tempo (senza quasi, se si toglie lo 0-0 con l'Atletico). I due realizzarono insieme 3 gol e 3 assist nelle prime 8, con speciale ringraziamento a Torosidis per essersi unito alla causa con il gol al Bate Borisov in Champions. Per superare lo stesso apporto che hanno dato Florenzi, Peres e Kolarov fino ad ora, nel 2014-15 si dovette aspettare il 31 gennaio ed il 44esimo gol della stagione. Poi il nulla fino allo scudetto e l'annata successiva, quando sulle fasce volavano Candela e Cafu. Con i pieni recuperi di Florenzi, Karsdorp e Emerson si chiuderà il cerchio. Nel frattempo, ci pensa Aleksandar. Di Francesco se lo coccola, Guardiola si mangia le mani. Ed i tifosi intanto godono.