(di Mirko Porcari) - Inizia il conto alla rovescia per il derby capitolino: domenica sera l’Olimpico verrà acceso per uno dei big match della stagione, una gara che potrebbe rappresentare il punto di svolta del campionato romanista.
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E’ la settimana del derby: la carica di Bojan e Osvaldo, la speranza di Totti. In Cina vogliono la Roma
(di Mirko Porcari) – Inizia il conto alla rovescia per il derby capitolino: domenica sera l’Olimpico verrà acceso per uno dei big match della stagione, una gara che potrebbe rappresentare il punto di svolta del campionato romanista.
Mentre si scaldano Osvaldo e Bojan, i tifosi continuano ad avere il fiato sospeso in attesa di capire se Francesco Totti sarà della partita.
CARICA – L’ambiente giallorosso, si sa, non ha bisogno di incentivi per avvertire tutta la pressione del derby: che sia una gara da metà classifica oppure un match di alto livello poco importa, quel che conta è arrivare a ridosso del fischio d’inizio con la giusta dose di tensione agonistica.
“Sarebbe bellissimo vincere il derby con un mio gol” la prima rete in maglia romanista ha rinvigorito Bojan Krkic: dai piccoli segnali di insofferenza ad una gioia incontenibile il passo è stato breve, giusto il tempo di assaporare il boato della sud in occasione del gol contro l’Atalanta. L’ex blaugrana ci ha preso gusto, rivivendo i primi mesi nella capitale non ha potuto far mancare la propria voce a ridosso di una partita tanto importante, sognando di festeggiamenti e gioie inneggianti al suo nome con la voglia di essere ancora protagonista.
Dallo spagnolo all’italo-argentino, scenari diversi ma sostanza analoga: la nazionale di Prandelli ha accolto la vena realizzativa di Osvaldo, l’ex bomber dell’Espanyol non ha risparmiato risposte “piccate” a chi non ha visto di buon occhio la sua convocazione. “Sono più italiano io di chi mi critica” le sue parole in conferenza, occasione in cui ha spaziato su diversi argomenti senza però sbilanciarsi sui pronostici-derby: la grinta negli occhi e una carica silenziosa, risposte fugaci con un rimando al campo e alla volontà di confermarsi come il miglior marcatore stagionale.
VOCI DALLA CINA – Sempre più a Est: i russi ci avevano provato qualche anno fa ad insediarsi nelle maglie romaniste, conoscendo come è andata a finire, adesso l’interesse si è spostato ancora più lontano, con voci che vorrebbero i fondi sovrani di Pechino come prossimi soci della società.
Si parla di semplice “sondaggio”, una raccolta di informazioni che prosegue nell’ombra: nessuna conferma, si lavora sul piano delle possibilità, ma i rumors provenienti dalla Cina parlano di un’idea nata dalla possibilità di rilevare quote azionarie intorno al 20 %, con buonapace di Unicredit.
La proposta avrebbe visto la luce nel corso dell’opera di scouting fatta da Unicredit e l’advisor Rotschild quando ancora si cercavano acquirenti per il pacchetto di maggioranza: a distanza di tempo, gli stessi investitori avrebbero ri-allacciato i contatti con la banca (non con gli americano che intanto stanno pensando già allo sponsor tecnico futuro: dopo Kappa ecco Under Armour) per capire la fattibilità di un’operazione che, rispettando i tempi fisiologici, non potrebbe concretizzarsi prima del 3 novembre, giorno di chiusura dell’Opa. Si resta in attesa, dunque, mentre si continua a parlare di stadio e di legge “ad hoc”. Guido Zavanella, artefice del progetto sullo stadio “Franco Sensi” ammette di aver avuto contatti con la nuova proprietà “ma è tutto ancora in alto mare”. Una situazione di stallo che potrebbe sbloccarsi anche grazie alla Legge in merito, da tempo ormai ferma alla Camera.
SPERANZA – Fa rima con Francesco Totti: il capitano è ancora alle prese con la lesione muscolare di primo grado alla coscia destra, nonostante i miglioramenti (netti) dei giorni scorsi, si procede con un cauto ottimismo sul suo possibile recupero (mercoledì sono in programma nuovi accertamenti per capire in che modo si sta cicatrizzando la ferita) . Il capitano vorrebbe esserci, ma il rischio di essere condizionato per il resto della stagione impone la massima cautela: nella seduta di allenamento di oggi pomeriggio non si è visto, continuando nella fisioterapia come da programma, l’impressione è che Luis Enrique ci penserà molte volte prima di rinunciare definitivamente all’apporto globale che garantisce il numero 10.
Intanto c'è grande attesa per la gara: tra i tifosi c'è voglia di Roma, nel primo giorno di vendita libera si è registrato il sold out ed il palcoscenico dell'Olimpico promette una serata di grande stile. Mentre Luis Enrique saluta tramite Twitter, molti addetti ai lavori si esprimono sul possibile risultato di domenica: "Prevedo un pareggio" dice Marco Delvecchio, uno che di queste gare se ne intende, "niente drammi per l'assenza di Totti" per Boniek, un invito all'ottimismo nonostante i problemi del capitano
ANSIA - Guardando in casa dei cugini, c’è da registrare uno stato d’ansia legato alle condizioni di Klose: l’attaccante tedesco è impegnato con la sua nazionale, nell’incontro di domani contro il Belgio si siederà in tribuna (bissando il forfait di venerdì contro la Turchia) a causa di un persistente dolore al ginocchio. A Formello (nel gruppo biancoceleste domani ci sarà di nuovo Dias) sono pronti per valutare l’entità del fastidio ma il doppio stop con la Germania lo fa entrare di diritto fra i calciatori in dubbio per la stracittadina.
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