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Dzeko: “Spalletti grande allenatore, ma speriamo che Di Francesco porti i trofei”

Il centravanti si racconta ai microfoni di 'Slideshow': "Questo gruppo è diverso da tutti gli altri. Monchi darà un bel futuro alla Roma"

Redazione

A fine anno è tempo di bilanci per tutti, anche per Edin Dzeko. Il centravanti della Roma è il protagonista della nuova puntata del programma 'Slideshow', programma di Roma TV in cui il bosniaco ha commentato le immagini dei momenti più importanti degli ultimi 12 mesi. Ecco le sue dichiarazioni:

Sul gol contro la Sampdoria.

Lo ricordo bene, il portiere non è riuscito a metterci il piede. Se avessimo vinto questa partita la stagione sarebbe potuta andare anche meglio. Questi 3 punti alla fine sono mancati.

Sulla tripletta al Villarreal.

Prima tripletta in Europa, è stata una partita bellissima. Il Villarreal è una squadra forte. Emerson ha fatto un gol straordinario col destro, poi nel secondo tempo io ho fatto altri 3 gol e abbiamo vinto meritatamente, passando il turno.

Sulla vittoria della Roma contro l'Inter a San Siro.

Due gol bellissimi di Radja, un'altra partita importante contro l'Inter. Non è mai facile vincere a Milano e fare anche 3 gol, di cui 2 bellissimi di Radja. Nainggolan è un giocatore importantissimo per noi. Lo pensa anche la società avendogli prolungato il contratto. Sono molto contento anche io, giocare con un giocatore così è sempre un bene. Avere Radja in campo, anche come uomo, ti dà sempre qualcosa di più in termini di personalità.

Sulla sconfitta nel derby di Coppa Italia.

E’ una brutta sconfitta. Non vogliamo guardare indietro, ma se giochi quattro partite importanti in dieci giorni è un po’ difficile. Prima abbiamo avuto l’Inter fuori casa, contro cui eravamo ancora freschi e abbiamo vinto, poi c’era la Lazio e il Napoli, tre giorni dopo il Lione. Anche lì nel primo tempo abbiamo giocato benissimo, ma nel secondo tempo abbiamo preso tre gol anche perché eravamo stanchi.

Sulla partita di ritorno contro il Lione.

Abbiamo segnato l’1-1, e se avessimo pareggiato prima avremmo potuto anche vincere. Abbiamo iniziato molto bene quella partita, due occasioni con Kevin Strootman e una grande dopo 5 minuti con Ruediger. Poi abbiamo preso il gol dello 0-1 che alla fine ha cambiato tutto. Purtroppo dopo il 2-1 non siamo riusciti a farne un altro, anche se nella gara d’andata il gol al 94esima ha cambiato tutto. Prendere 3 gol nel secondo tempo là è troppo per una squadra come la nostra.

Su Monchi.

Ero molto triste quando è andato via il ds Sabatini, che mi ha portato a Roma e mi ha dato l’occasione di giocare in Italia, un’occasione che ho sempre voluto. Poi è arrivato Monchi. Tutti conosciamo Monchi e le grandi cose che ha fatto al Siviglia e sono stato subito felice. Quando vedi tutto quello che fatto il Siviglia con lui, sono certo che alla Roma aspetta un bel futuro. Si vede subito perché ha portato giocatori forti. E poi anche il mister, che ora vediamo quanto è bravo. Speriamo in futuro di vincere tutti insieme qualche trofeo con lui.

Sulla vittoria per 3-1 alla Juve.

L’ho vista dalla tribuna perché stavo male, ma forse è stato meglio perché hanno vinto contro una grande squadra. Sono stato molto felice perché era un’altra partita che non potevamo sbagliare contro la Juve che alla fine ha vinto lo scudetto. Abbiamo perso qualche punto di troppo, come a Cagliari che da 0-2 è finita 2-2, e a Empoli, creando tante occasioni. Anche contro la Sampdoria. Anche se l’anno scorso abbiamo fatto il record di punti, era difficile con questa Juventus che alla fine ha fatto 91 punti. Peccato.

Su Roma-Genoa.

Come spiegarla? Era forse la partita più emozionante degli ultimi anno per tutti i romanisti. Prima di tutto era l’ultima partita di Totti e poi dovevamo vincere per forza per andare in Champions direttamente. Se prendi un gol dopo 10 minuti, va tutto in un’altra direzione. Poi pareggiamo e abbiamo tutto il tempo del mondo per vincere la partita. Abbiamo sbagliato qualche occasione nel primo tempo, nel secondo tempo siamo diventati più nervosi. Sai che devi vincere. Ricordo che Totti è entrato per Salah verso il 60’, abbiamo fatto il 2-1 e pensavo fosse veramente finita, dovevamo solo giocare da grande squadra, difendere il risultato e chiuderla con un’altra rete. Purtroppo abbiamo preso il 2-2, poi con tanta fortuna Diego Perotti ha fatto questo gol che ha portato la Roma in Champions. Così è stato più facile dire addio a Totti. Era la sua ultima partita, tutti i tifosi sono stati felici per la vittoria e poi tristi perché stavano dicendo addio al più grande calciatore della storia della Roma.

Sul giorno dell’addio di Totti.

Troppe emozioni, sono contento di averci giocato insieme. L’ho detto anche lo scorso anno: peccato per me non essere venuto prima, quando era più giovane, perché sono sicuro che avrei potuto fare molti più gol con lui. Sono contento di aver potuto giocare due anni con lui. Tutti devono finire prima o poi, ma poi non è facile e non voglio pensare a quando smetterò io. Ogni giorno ti svegli, vai ad allenarti e a giocare le partite. Poi cambia tutto, non sei più un giocatore, ti svegli e non devi andare all’allenamento. Penso che il primo anno sia dura.

Su Di Francesco.

È un grande allenatore, abbiamo visto cosa ha fatto col Sassuolo portandolo in Europa. Siamo tutti contenti che sia venuto qua, anche lui è un grande romanista, giocava alla Roma. Adesso, dopo 5-6 mesi, si vede che grande allenatore è.

Su Kolarov e il suo gol all’Atalanta.

Prima partita e primo gol per Kola, come lo chiamo io. Sono molto contento che sia venuto qua. È un mio grande amico, ma sapevo che è anche un grande giocatore che può solo aiutare la Roma e portarla più in alto. Non devo dire nulla, si vede sul campo. Abbiamo giocato insieme 4 anni e mezzo al Manchester City, speriamo di restare a lungo insieme qui a Roma.

Su Spalletti.

I primi sei mesi non sono stati facili per me, una volta giocavo e l’altra no, ma è un grande allenatore. Ha fatto il record di punti con la Roma e speriamo che mister Di Francesco ne faccia di più portando qualche trofeo. Anche grazie a lui sono diventato capocannoniere. Il gioco che sviluppa fa bene a tutti gli attaccanti, si vede anche adesso con Icardi. Contro l’Inter siamo stati sfortunati, abbiamo giocato bene, siamo andati in vantaggio, poi abbiamo preso tre pali e il pareggio. Purtroppo è andata in un’altra direzione e abbiamo perso, ma anche quando perdi devi subito guardare avanti e devi imparare dalle sconfitte, come abbiamo fatto. Dopo quella partita abbiamo fatto cose straordinarie, passando in Champions League, e poi in campionato siamo sempre lì davanti.

Sul gol al Milan.

Ero arrabbiato, meno male che mi hanno fatto arrabbiare perché poi ho fatto questo bellissimo gol contro una squadra che ha tanti giocatori forti. Andare là e vincere non è mai facile, noi ci siamo riusciti. Abbiamo vinto una partita equilibrata.

Sulla partita persa col Napoli.

Questa l’abbiamo persa. Loro hanno giocato bene il primo tempo, noi meglio nel secondo e abbiamo avuto occasioni, ma purtroppo non siamo riusciti a fare il gol dell’1-1. Come ho detto prima, dopo ogni sconfitta devi imparare qualcosa e sicuramente lo abbiamo fatto. In questa partita non siamo riusciti a fare bene il pressing. Dopo la gara il mister ha analizzato tutto e abbiamo capito che non andava, il pressing va fatto tutti insieme e dopo si è visto che abbiamo pressato sempre più insieme. E questo ti porta altre vittorie.

Sulla doppietta al Chelsea.

Questa foto è bellissima, questo è il 3 a 2 al Chelsea. Mi ricordo che Kolarov mi guardava, io gli ho detto di metterla sul primo palo. Lui ha detto 'va bene, non ti preoccupare, la metto dove vuoi'. Ho fatto un movimento, ero in fuorigioco perché se fossi rimasto insieme agli altri non l’avrei presa. Sono rientrato e Alex ha messo la palla come la volevo e come fa sempre lui con quel sinistro straordinario.

Sulla doppietta di Gerson contro la Fiorentina.

Un'altra partita difficile fuori casa, l’anno scorso abbiamo perso 1-0 là. Meritavamo di vincere ma non ci siamo riusciti, quest’anno abbiamo fatto 4 gol contro una squadra nuova, che ha comprato tanti giocatori e ha un nuovo mister. Sono contentissimo per Gerson. Si è meritato qui due gol per come ha lavorato da inizio anno, si vedeva che quest’anno avrebbe fatto più partite e grandi cose con noi.

Sul derby vinto a novembre.

Questa è una bella vittoria, bella foto, bel gol. Tutto bello. La Lazio ha difeso bene, giocando in contropiede. Noi abbiamo provato a fare gol, nel primo tempo abbiamo avuto occasioni ma non ci siamo riusciti. È stato un derby importante da vincere perché l'anno scorso abbiamo perso quello di Coppa Italia, che era importante per noi. Dobbiamo guardare sempre avanti, siamo contentissimi per come abbiamo giocato questo derby e per come abbiamo vinto, con i gol di Perotti e Nainggolan.

La Curva Sud al derby

È bello il derby con lo stadio pieno. È bellissimo, è un derby diverso rispetto agli ultimi due anni con lo stadio quasi vuoto. Non era il derby che mi aspettavo, ho parlato con tanti giocatori che hanno giocato in Italia e tutti hanno detto che il derby di Roma è bellissimo. Poi vieni e trovi 25-30mila persone sugli spalti di uno stadio così grande e così bello. È sempre meglio avere lo stadio pieno come è successo nell'ultimo derby, speriamo che nel prossimo lo stadio sia ancora più pieno. Ovviamente sperando che la Roma lo vinca.

Sulla foto di squadra dopo il derby.

Questa foto non poteva mancare. È un gruppo straordinario. Ho giocato in Germania e Inghilterra, ma è diverso. Anche se al Wolfsburg e al City c’erano due bei gruppi, ma qui siamo tutti uniti e sempre insieme, anche se i 5 brasiliani fanno gruppo, ma lo fanno anche con noi. Si scherza sempre tutti insieme, una squadra e un gruppo bellissimo.

Sulla qualificazione agli ottavi di Champions da primi del girone.

Col Qarabag non era facile soprattutto per la testa, sapevamo che se avessimo vinto avremmo potuto arrivare primi. Abbiamo avuto qualche occasione ma non abbiamo fatto gol nel primo tempo. Diego l’ha sbloccata e dopo 2-3 minuti l’Atletico ha fatto gol al Chelsea. Ho avuto un po' di paura, ma alla fine abbiamo vinto e aspettato la fine di Chelsea-Atletico Madrid. Abbiamo esultato con i tifosi un primo posto sicuramente meritato.

Sul sorteggio di Champions con lo Shakhtar.

Sicuramente non volevo Real Madrid e Bayern Monaco, perché sono più forti di noi. Contro tutte le altre possiamo giocarcela. Ho detto a Monchi che sicuramente avremmo preso il Siviglia e lui mi ha detto “No, per favore no”. Lo Shakthar è una squadra fortissima negli ultimi anni, hanno questi brasiliani e tanti giocatori ucraini forti tecnicamente, giocano un bel calcio. Poi le ultime due erano Bayern Monaco e Shakhtar, e ho detto: "Speriamo nello Shakhtar, il Bayern è più forte di noi". Dobbiamo prepararla bene, anche se c'è ancora tanto tempo. Sicuramente possiamo avere un vantaggio perché giochiamo la seconda in casa, speriamo con lo stadio pieno e un risultato positivo per noi dopo la gara di andata.

Sul 2018.

Speriamo di stare tutti bene. Poi dobbiamo provare a vincere più partite possibili, sperando che il 2018 sia più bello del 2017 per tutti noi e per tutti i romanisti.