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Dzeko: “Sono nervoso perché non mi piace perdere. Arrabbiarmi mi fa bene” – AUDIO – FOTO – VIDEO

LaPresse

Le parole del bosniaco in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il CSKA Mosca: "Devo migliorare, ultimamente ho sbagliato qualche occasione di troppo. Quando non segno sono il primo a non essere contento"

Redazione

Si accendono le luci della Champions e la Roma torna in campo per il quarto incontro del proprio girone. Al Luzhniki Stadium domani alle 18.55 la sfida contro il CSKA Mosca che può aprire le porte della qualificazione agli ottavi di finale. All'andata decisiva la doppietta di Edin Dzeko, oltre al gol di Cengiz Under. Spera di ripetersi, l'attaccante giallorosso, che intanto presenta la gara in conferenza stampa al fianco di mister Di Francesco.

DZEKO IN CONFERENZA STAMPA

Tutti siamo alla ricerca dei motivi di questa differenza di rendimento tra campionato e Champions. Può darsi che in Europa trovate spazi che il calcio italiano, che è molto ostico dal punto di vista tattico, non vi lascia?

Ovviamente è difficile da spiegare, perché in Champions ultimamente, ma già dall’anno scorso, abbiamo fatto molto bene. Anche quest’anno solo a Madrid non abbiamo fatto la nostra partita. In generale siamo sempre presenti. Forse perché in Champions ci sono poche partite e in ogni gara devi andare con tutta la forza, non lo so. Ovviamente in serie A devi fare lo stesso, forse ogni tanto si pensa che in A, contro squadre dove abbiamo perso punti come Bologna, Chievo e Spal, ci lasciano vincere facile, ma non è mai facile. Sappiamo che la Serie A è un campionato molto difficile e tattico e per questo devi dare sempre il 100% per vincere le partite.

Rovesciando positivamente il momento, è troppo presto o percepisci che rispetto all’anno scorso in Champions le cose stanno andando con le sensazioni dello scorso anno? Così magari riusciamo anche a vederlo in positivo questo momento.

L’anno scorso abbiamo visto tutti quanto è bello giocare in Champions, poi arrivare in semifinale è ancora più bello. Sicuramente questa partita di domani, se dovessimo vincere, significherebbe il passaggio del turno. Anche per questo è una gara è più importante. Si aspetta sempre la Champions, poi arriva e tutti dobbiamo dare sempre tutto. Non dico che arriveremo in semifinale, ma vogliamo fare del nostro meglio e vincere più partite possibili.

Con la Roma hai segnato tantissimo, sei a tre gol da un altro record incredibile che riguarda un calciatore della Roma, cioè quello di segnare più di tutti in Champions League. A volte sembri avvertire il peso di questa responsabilità, quella di dover fare gol e di dover trascinare questa squadra. È più motivazione o più responsabilità?

Un po’ tutti e due. I gol li devo fare, sono il primo responsabile dei gol, quando non li faccio sono il primo io a non essere contento con me stesso. Ultimamente segno più in Champions e molto meno in serie A, ovviamente devo migliorare anche io perché ultimamente ho sbagliato qualche occasione di troppo. Quando sbaglio sono il primo a non essere contento, ma penso sempre a migliorare partita dopo partita e non guardo indietro.

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Secondo te cosa serve a Patrik Schick per fare il definitivo salto di qualità, visto che sta faticando molto anche in questa seconda stagione alla Roma?

Mi ricordo il mio primo anno, anche se Patrik è più giovane. Tutti abbiamo visto non solo in allenamento, ma anche con la Sampdoria che Patrik sa fare gol e sa fare belle partite. Ma secondo me lui prima di tutto deve iniziare da se stesso, deve dare sempre di più sia in allenamento che in partita. E ovviamente noi che siamo i giocatori più vecchi dobbiamo aiutarlo. Comunque va detto che ogni tanto non ha avuto nemmeno fortuna, per esempio quell’occasione che ha avuto col Frosinone: se il portiere non avesse parato e lui avesse segnato sarebbe cambiato tutto. Con un gol può cambiare tanto.

Al primo anno a Roma dicevano tutti che eri troppo buono, che ti mancava un po’ di cattiveria sotto porta. A forza di sentirtelo dire, mi dà l’idea che tu sia diventato uno che in campo è sempre cattivo e determinato. Questo ha dei vantaggi quando devi fare gol e ne fai tanti, ma ha qualche svantaggio quando sembra che il nervosismo ti condizioni, anche nel rapporto con i compagni. È successo questo: sei diventato più cattivo?

Sono ancora buono, non ti preoccupare (ride, ndr). Questa è la verità, poi è difficile cambiare così velocemente. Sicuramente avere più cattiveria in campo è una cosa diversa, ma nessuno forse pensa al fatto che non mi faccia piacere perdere. Sono così: sono nervoso anche per questo. Ovviamente non è stato l’inizio di campionato che volevamo, e vale anche per me, ma a me non piace mai perdere. Come mi dice sempre il mister, quando perdo la testa perdo 5-10 minuti, che è la verità, però quando mi arrabbio mi fa anche bene, perché poi c’è un’altra forza che viene e mi fa bene.

Se non sbaglio, questa è la tua quarta partita contro il Cska Mosca. Ci hai già giocato quando eri nel Manchester City. Secondo te come sono cambiati i russi da allora?

Non è la quarta, ma mi sembra che sia la sesta. Ne ho giocate 2 col Wofsburg, 2 col City ovviamente, e questa è la seconda con la Roma. Credo di aver perso solo una volta, ed era in questo stadio, prima che fosse rinnovato. Sicuramente il Cska è cambiato molto, credo che l’unico rimasto sia il portiere. C’era una difesa a 3 con due fratelli che non ci sono più. È una squadra molto giovane che sa vincere le grandi partite, come abbiamo visto contro il Real Madrid. Quindi sicuramente dovremo dare il nostro meglio per ottenere un risultato positivo.

DZEKO A ROMA TV

"Penso che anche se non abbiamo vinto con la Fiorentina, sicuramente meritavamo la vittoria. dobbiamo essere sempre positivi, c'è una partita importantissima domani".

Dove deve migliorare?

In tutto, nessuno è perfetto. Ad esempio ultimamente ho sbagliato qualche occasione di troppo, che sicuramente poteva portare qualche punto alla squadra. E sicuramente sono il primo a non esserne contento. Per questo dico che devo migliorare. Domani c'è la Champions e dobbiamo dare tutto.

A 3 gol dal traguardo del miglior marcatore giallorosso in Champions League, ci pensa a questo traguardo?

Davanti ho Totti, una leggenda che resterà sempre tale. Non penso ai record, ragiono partita per partita. domani la partita conta per la squadra, se vinciamo potremo passare il turno. Non penso solo a fare gol, penso a vincere e a fare risultato.

Ha definito fondamentale la partita di domani

E' una partita molto delicata, abbiamo vinto in casa ma se non si fa risultato domani non conterà nulla. Ci serve molta concentrazione e dare tutto dal primo all'ultimo minuto.