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Dzeko come Batistuta: con due gol al Sassuolo eguaglierà il Re Leone

Era dai tempi dell'ultimo scudetto che la Roma non aveva un attaccante così decisivo. Salah la sua spalla perfetta. Con un gol eguaglierebbe il Totti del 2001

Valerio Salviani

Edin Dzeko non si ferma più. La maledizione del primo anno è svanita e il bosniaco, come per incanto, è tornato a fare quello per cui è stato preso: il gol. O meglio i gol, perché dopo 9 giornate è già a quota 8, capocannoniere in solitaria. Era dai tempi del primo Batistuta che la Roma non aveva un centravanti così decisivo. Il paragone con il Re Leone ha spesso stroncato le parabole romane dei vari attaccanti che gli sono succeduti negli anni. Le premesse con cui era arrivato Dzeko e il rendimento dello scorso anno, facevano pensare ad un finale simile ai predecessori. La realtà è ben diversa adesso: dopo 9 turni il Cigno di Sarajevo è il vero trascinatore della nuova Roma di Spalletti. 8 gol complessivi, 4 nelle ultime 3 giornate nelle quali la Roma ha affrontato Inter e Napoli, ma anche 4 assist. Dzeko si diverte e fa divertire compagni e tifosi. Mercoledì contro il Sassuolo sarà ancora lui a guidare l'attacco giallorosso.

10 IN 10 - Batistuta, che con i suoi 20 gol aiutò i giallorossi a vincere lo scudetto, al termine della decima giornata stava già a quota 10. Dietro di lui c'era Totti, che inventava e segnava (6 gol). Oggi il gemello di Dzeko si chiama Salah. Loro due insieme sono la coppia d'attacco più prolifica del campionato (13 gol). L'egiziano ha già messo a segno ben 5 gol e 4 assist. L'intesa con il bosniaco cresce partita dopo partita. “Mi trovo bene con lui, è importante per noi” dice Dzeko. Chissà che, proprio a Reggio Emilia, i due non possano raggiungere l'ultima coppia in grado di cucire uno scudetto sulla maglia della Roma.