Paulo Dybala, fermo ai box dopo la lesione del tendine semitendinoso sinistro accusata lo scorso marzo contro il Cagliari e il conseguente intervento chirurgico a Londra, ha rilasciato un'intervista esclusiva ai microfoni di Mediaset e del TG1. Queste le parole del numero 21 giallorosso, dai tempi di recupero al nuovo allenatore, a margine di un evento di calcio integrato con bambini con disabilità collettive:


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Dybala: “Nuovo allenatore? Mi fido dei Friedkin. Torno per il ritiro estivo”
DYBALA A MEDIASET
Una giornata diversa, con emozioni speciali. "Prima di iniziare l'intervista pensavo proprio a questo, una giornata diversa con questi ragazzi che a volte vediamo poco ma con cui oggi abbiamo condiviso una giornata bellissima. Non solo io, qui c'è anche la Roma e la Fondazione Laurent che stanno lavorando tantissimo con questi ragazzi e che li aiutano ogni giorni. Venire a rubargli un sorriso per me è stato molto speciale".
L'amore per il calcio abbatte ogni difficoltà. "Il calcio e lo sport in generale hanno una forza superiore. Condividere questa passione, tanto per il calcio come per il basket o il tennis, condividere questi momenti e vivere altre cose diverse da quelle che sono giornaliere. Oggi è stata una giornata bellissima, spero di poter vedere presto questi ragazzi nuovamente".
Come sta vivendo questo periodo e quest'attesa forzata? "E' brutto stare fuori, stare vicino al campo e non poter fare niente. Per noi è brutto. Uno vuole sempre stare con i compagni, giocare ed essere disponibile per il mister, dare il proprio contributo. So che starò fuori per un po' e sto lavorando per riprendermi il prima possibile, il tempo è dalla mia parte perché so già che non giocherò questo torneo ma che il tempo mi aiuterà a recuperare il meglio possibile per iniziare già il prossimo ritiro".
La famiglia Roma la sta aiutando in questo percorso. "Dopo quello che mi è successo contro il Cagliari devo dire che i Friedkin sono stati i primi a starmi vicino, a cercare di aiutarmi a cercare la soluzione migliore per questo infortunio perché si potevano prendere diverse strade. Quella che abbiamo preso era la migliore per me, per poter recuperare e far sì che non succedesse di nuovo prendendo un'altra decisione. Ora cerco di stare il più vicino possibile alla squadra, di aiutare i miei compagni in qualsiasi maniera e rimanere con loro, di poter essere in panchina in tutte le partite se il mister mi lascia".
Ha scoperto qualcosa su di sé in questo periodo? "Ero in un periodo positivo, mi sentivo molto bene in campo. Poi è successo quello che è successo, durante la mia carriera è successo un paio di volta e sono pronto per recuperare fisicamente e psicologicamente. Stare con il gruppo mi fa bene, vederli e poter stare con loro negli allenamenti. Ora che ho un po' di tempo cerco di distrarmi, per non pensare tanto a quello che mi è successo ma riprendere il più velocemente possibile".
Che cosa si aspetta di trovare quando tornerà a dare il suo contributo? "La società, il mister e il direttore decideranno il miglior allenatore per la Roma, sono sicuro di questo, anche con la scelta finale del Presidente sceglieranno il meglio per noi. Tutti aspettiamo di vedere la Roma in Champions, è quello che si merita, e sono sicuro che i ragazzi daranno più del massimo per provare a raggiungere questo traguardo".
DYBALA AL TG1
Sull'evento a cui ha partecipato. "E' bellissimo stare con loro e imparare alcune cose, l'amicizia, il rapporto e i valori che hanno questi ragazzi. Appassionato di cucina? No no, per niente. Mi piace mangiare".
Dopo l'infortunio, come sta? "Sto bene, molto meglio, mi sto allenando. Società e Presidenti, tutti, sono stati con me in questi momenti e mi hanno aiutato a prendere alcune decisioni. Sono grato dal primo giorno che sono arrivato qui a tutti, la miglior decisione è restare qui con loro".
Sulla presenza in panchina nel derby. "Mi fido tantissimo di questi ragazzi, che daranno il 100% per raggiungere l'obiettivo: andare Champions".
Sull'attesa per il nuovo allenatore. "E' un compito difficile per la società, avranno già qualche nome in testa e deciderà sicuramente il Presidente chi sarà".
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