Dybala, Joya indispensabile: gioco e punti passano ancora per i piedi di Paulo

Le dipendenze sono dure a passare. Cambia il modulo, cambiano gli interpreti, cambia lo stile di gioco. Ma la Roma è ancora appesa alle giocate di Paulo Dybala. Anche ieri sera a Salerno l'argentino ha sbloccato il match su un rigore che ha voluto calciare prendendo il pallone dalle mani di Lukaku e riaccendendo una prestazione decisamente opaca. Sua, e della squadra. Da quel momento Paulo è salito in cattedra giocando da campione tra le linee, dispensando assist (compreso quello di tacco che libera Karsdorp) e prendendosi spesso il pallino del gioco perso poi con il cambio per Aouar. Un concentrato di Joya a dire il vero, visto che il tutto è durato una ventina di minuti prima della sostituzione preserva infortuni. Tanto è bastato a De Rossi per portare a casa i tre punti. In questa stagione è capitato spesso, per non dire quasi sempre anche con Mourinho. Nelle 14 gare giocate per più di mezz'ora da Dybala la Roma ha ottenuto 8 vittorie e 3 pareggi perdendo di fatto solo a inizio stagione con Verona e Genoa.

Con la Fiorentina la Joya ha giocato solo 25', tanti ne sono bastati per fornire l'assist decisivo a Lukaku. Anche in quel caso con la sua uscita, la Roma ha spento la luce. E pure nei giorni grigi (vedi la sfida all'Hellas di 10 giorni fa) la sostituzione di Paulo ha portato sconquassi tanto che il gol del Verona arriva 20' dopo il cambio. Anche con numeri leggermente inferiori rispetto alla scorsa stagione quando alla 22° giornata erano 8 gol e  7 assist. Oggi siamo a 6 reti e 6 passaggi vincenti, poco cambia. Il contraltare dei numeri sta proprio nelle assenze: 4 sconfitte in 7 partite. Un valore aggiunto? No, al momento un valore quasi indispensabile. Lo sa anche De Rossi che ha iniziato con Dybala un percorso di preservazione dagli infortuni. Meno minuti durante la singola partita,  ma utilizzo più continuativo. Senza quindi andare a scaldare troppo quei muscoli così fragili. Da qui il doppio cambio nelle prime due partite di DDR in panchina. Speriamo si scaldino a dovere, invece, quelli di alcuni compagni che ancora dimostrano di essere molto indietro rispetto agli standard di una squadra da Champions. E che ieri De Rossi ha provato a solleticare un po': "Dovrò farmi capire meglio". Speriamo ci riesca.

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