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Dragoni (Sole 24Ore): “Vertici Unicredit in America? Mossa per sollecitare Angelucci”

Gianni Dragoni, giornalista del Sole 24 Ore,commenta all’emittente radiofonica Teleradiostereo l’incontro a New York tra i vertici di Unicredit e il fondo d’investimenti statunitense interessato a rilevare la società giallorossa

Redazione

Gianni Dragoni, giornalista del Sole 24 Ore,commenta all’emittente radiofonica Teleradiostereo l'incontro a New York tra i vertici di Unicredit e il fondo d'investimenti statunitense interessato a rilevare la società giallorossa

Com'è la situazione delle ultime ore?C'è una certa incertezza. i pretendenti non sono più di 2 a quanto pare. Qualcuno parla del fondo arabo, che per me è solo un compare della banca. Certamente c'è Angelucci come proposta sul tavolo della banca, ma inferiore rispetto alle aspettative. Poi c'è il misterioso americano, sono stati smentiti tutti i nomi, qualcuno di questi sarà quello giusto, ma restano nascosti. Il venditore con i suoi alti rappresentanti, si dice siano andati a New York per incontrare gli americani. E' mossa atipica che il venditore va dal compratore. Il compratore americano sembrerebbe restio vista questo movimento. "Il viaggio della speranza", sicuramente se si va a NEw York, vuol dire che esiste tale interlocutore americano.Quanto meno esiste questo soggetto giuridico, o un fondo che ha ventilato l'ipotesi dell'acquisto della Roma. Da qui a dire che ci sarà un contratto firmato ce ne corre ??Sicuramente non torneranno con un contratto firmato. Sicuramente già dopo domani saranno di ritorno. Questa pubblicità data a questa mossa è stata fatta anche per smuovere la riluttanza degli Angelucci, per vedere se fanno una nuova offerta, al rialzo. Come una partita a poker . E' una partita che si gioca sui nervi.Stesso gioco fu fatto anche all'epoca della vicenda Soros, con i fantomatici arabi che in qualche modo fecero saltare tutto e all'epoca si diceva che fosse un modo per far salire ancora l'offerta dell'allora americano, Soros?Li era il doppio (283 mil. per il pacchetto di maggioranza della Roma) e Rosella Sensi rispose che i 283 milioni valessero solo per la quota dei Sensi e non per tutta la Roma, per la quale si chiedeva intorno ai 400 milioni di euro. Piu il tempo passa e piu la Roma perde valore.Per fare chiarezza, si può dire che quel passaggio dalla Roma dei Sensi a Soros non avrebbe appianato i debiti con UC, mentre ad oggi si appianerebbe il debito?Il confronto è difficile farlo però sembrava che all'epoca quella somma non sarebbe bastata. L'accordo fatto con UC in luglio, sembra, nonostante il peggioramento del mercato, poter azzerare il debito con la tenuta anche di alcuni cespiti familiari, sicuramente per la famiglia è molto vantaggioso. Per la Roma il discorso è diverso.Secondo lei questo è quindi un messaggio per la famiglia Angelucci?Io penso che se l'hanno fatto sapere vogliono rivolgersi direttamente all'altro "giocatore". Naturalmente questo può produrre anche un segnale diverso. potrebbe essere una mossa suicida, nel senso che se non portano a casa un risultato clamoroso, potrebbero rimanere con nulla in mano.Contrasta questa mossa con il famoso "accordo di riservatezza"- in città c'è cmq molta cautela rispetto al passato?Questo è un sintomo di maturità rispetto al passato. Anche se abbiamo visto che rispetto a quanto si paventava, sono pochi i soggetti realmente interessati.Troppo importante il marchio Roma per non poterlo esportare in mercati ancora "vergini",come è possibile che Rotschild non abbia ancora trovato reali interessamenti da questo punto di vista?Mi chiedo perchè non sia stato messo un avviso ufficiale su tutti i maggiori organi di informazione economici e internazionali, tipo Financial Times. é sicuramente un errore per gli investitori .