news as roma

Dragoni (Sole 24 ore): “Sponsor? La Roma deve puntare a 14 milioni”

"Se venissero inseriti altri soldi dagli azionisti si potrebbe evitare una campagna vendite di giocatori importanti. La Roma ha bisogno di soldi, perché il bilancio sarà in perdita anche quest’anno"

Redazione

Gianni Dragoni, giornalista de Il Sole 24 Ore, è intervenuto questa mattina ai microfoni di romanews.eu. Queste le sue parole:

 Pallotta può permettersi di non vendere Pjanic?

“Credo di no, se devo dare una risposta immediata. L’alternativa è che gli azionisti mettano dei capitali, se venissero inseriti altri soldi si potrebbe evitare una campagna vendite di giocatori importanti. La Roma ha bisogno di soldi, perché il bilancio sarà in perdita anche quest’anno. Il patrimonio a livello consolidato è in negativo. Credo che l’idea di mettere altri soldi Pallotta per ora non ce l’abbia”.

La Roma può pagare una multa per ovviare alle restrizioni del Financial Fair Play?

“Bisogna rispettare comunque certi parametri, dipenderà da come sarà il bilancio al 30 giugno 2016. Ma è una cosa che non basta a sanare il bilancio patrimoniale. Se il passivo si appesantisse, la Roma avrà bisogno di capitali, se le banche sono disposte a dare maggiore finanziamento si potrebbero evitare cessioni, ma la situazione sarebbe di fragilità”.

Sullo stadio, potrà risollevare le sorti dei conti?

“Non basta avere un impianto di proprietà per invertire la tendenza negativa. L’investimento sarà elevato ed importante, ma potrebbe portare ad un miglioramento dei conti. Se si fa lo stadio e i tifosi non ci vanno restano solo i costi. Immaginiamo che i tifosi ci siano, lo stadio è un investimento che porta anche dei ricavi, ha poi un costo di ammortamento, ma con la situazione che ha oggi la Roma non basterebbe a riequilibrare la situazione. Conte vuole Nainggolan, c’è da aspettarsi un’offerta irresistibile per Nainggolan e tale cifra potrebbe servire per coprire il buco. Milan ed Inter sono due squadre fallite, che se non mettono molti soldi andrebbero escluse dal campionato. La Roma non è nella stessa situazione, ma avrebbe bisogno di un rafforzamento del capitale, un centinaio di milioni di euro entro un anno e mezzo massimo sarebbe una cifra di cui la Roma necessiterebbe”.

Lo stadio sarà di Pallotta o della Roma?

“Da quello che è stato pubblicato a cura di Pallotta, lo stadio non sarebbe della Roma, ma sarebbe controllato da Pallotta. Poi ci sarebbe un accordo, stando a quanto pubblicato due anni fa. Sarebbe una situazione diversa rispetto a quella dell’Olimpico, ma non troppo. Era stato rivelato che lo stadio non sarebbe di proprietà della Roma. Se lo stadio è di un signore che sta in America, e poi c’è una squadra, non è proprio la stessa situazione”.

E se Pallotta, per esempio, entro 10 anni dovesse lasciare il club?

“C’erano state anche voci, smentite, di una possibile ricerca di compratori. Immaginiamo che tra alcuni anni il presidente volesse lasciare, colui che subentrerà potrebbe fare un discorso anche sullo stadio. Mettiamo siano soci arabi o di altro, magari lo stadio nel frattempo potrebbe essere diventato come una attività immobiliare qualunque. La Roma ai tempi di Sensi, come oggi, utilizza Trigoria, ma il centro sportivo non le appartiene, paga circa 3 milioni l’anno per utilizzarlo. Il centro è posseduto dalla società che controlla la Roma, ma di fatto non è di proprietà. La Roma ad oggi paga sia per allenarsi sia per lo stadio”.

Che tipo di contributo potrebbe portare una cordata cinese?

“Potrebbero portare soci o sponsor. Non conosco che tipo di interesse o di chi si parlasse in passato. Quando si parla di soggetti di questo tipo di solito si parla di investitori, ma non so se questa sia una notizia fondata, penserei che al momento si tratti solo di voci. Per lo sponsor principale si era parlato anche di Etihad in passato, ma per il momento la Roma è ancora senza ricavi che in questo senso sono importanti”.

Si preannunciava un accordo con Turkish Airlines. Possibile la Roma faccia tanta fatica a trovare uno sponsor?

“La squadra ha risultati sportivi ottimi, non riesco a spiegarmelo. Uno sponsor di maglia per una squadra come la Roma può valere almeno 10 milioni, se non di più. La Mapei? E’ proprietaria del Sassuolo, e se si qualifica per l’Europa potrebbe essere soggetto di attenzioni. La Jeep paga 17 milioni alla Juventus, la Roma potrebbe valere 13-14 milioni. Non ho sentito se la Roma ha fissato un prezzo, ci saranno stato delle trattative, o evidentemente la Roma ha chiesto troppo. C’è qualcosa che non va nella struttura e nella gestione”.

Il tempo passa però:

“Si potrebbe anche fare un accordo a breve termine, lo sponsor è un danno inspiegabile e grave questa mancanza. Squadre importanti che hanno risultati in Europa hanno contratti importanti. La Roma visti i risultati può stare sotto la Juventus”.

La Roma ha molta strada da fare:

“Credo che anche se non ci fosse la volontà di mettere dei capitali, è già successo che pur vendendo giocatori importanti ci sia un ricambio che porti a delle scelte indovinate. Sabatini e la sua struttura sono stati molto bravi nella selezione dei calciatori, hanno commesso pochi errori”.

Su alcuni errori, può influire la lontananza di Pallotta?

“Credo di sì, un presidente lontano ha un’influenza decisiva. L’amministratore delegato Zanzi parla poco italiano, non so quanto possa essere dentro al business e all’attività. La lontananza non aiuta, la presenza potrebbe far bene anche all’ambiente”.

Tema Totti, giusto rinnovargli il contratto, anche a livello economico?

“Se si guarda solo l’età molti avrebbero detto che Totti avrebbe già dovuto smettere. Quando la Juventus ha dovuto interrompere con Del Piero, a 38 anni, Totti ha avuto un prolungamento più o meno alla stessa età. La Roma non ha rilasciato nessun tipo di dichiarazione, si era solo inteso che non c’era intenzione. Se il rinnovo avviene ad una cifra contenuta, potrebbe essere importante. Se la Roma lo lasciasse libero, anche altre italiane potrebbero presentarsi. Il Milan poi potrebbe essere una squadra adatta, non so se Totti ci andrebbe. Farebbe più fatica in una squadra come la Sampdoria, a livello prettamente tattico”.