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MANCHESTER, ENGLAND - MAY 25: Rasmus Hojlund of Manchester United celebrates scoring a goal which was subsequently disallowed by VAR for offside during the Premier League match between Manchester United FC and Aston Villa FC at Old Trafford on May 25, 2025 in Manchester, England. (Photo by Alex Livesey/Getty Images)
Solo un anno fa, la Roma pensava di aver trovato in Dovbyk l’attaccante giusto per completare il proprio progetto offensivo. Scelto da De Rossi e acquistato con convinzione dal d.s. Ghisolfi, l’ucraino era stato individuato come il profilo ideale per guidare l’attacco giallorosso, forte di una stagione da capocannoniere in Liga con il Girona e un investimento importante: 30 milioni più 5 di bonus. Oggi, però, tutto è cambiato. L’arrivo di Gasperini in panchina e di Ricky Massara nell’area sportiva ha aperto un nuovo corso tecnico e con esso anche una revisione delle strategie. L'ucraino non ha convinto del tutto nella sua prima stagione e, sin dai primi giorni di ritiro, sono riemerse incertezze sul suo ruolo e sulla sua centralità nel progetto. Ai problemi di ambientamento si sono aggiunti quelli fisici: l’attaccante è fermo da oltre una settimana, e la sua assenza comincia a pesare, soprattutto agli occhi del nuovo allenatore. Nel frattempo, il mercato si muove: sondaggi concreti sono arrivati sia dall’Italia che dalla Premier League, e la Roma, pur non avendo ancora avviato trattative, non considera più Dovbyk incedibile. Di fronte a un’offerta da oltre 40 milioni, il club è pronto a riflettere. Quello che doveva essere l’attaccante del futuro, oggi rischia di diventare un nome sacrificabile: un segnale evidente che il progetto giallorosso sta prendendo una direzione diversa rispetto a quella immaginata solamente un anno fa.
Quando la Roma ha deciso di puntare su Dovbyk la scorsa estate, lo ha fatto con convinzione e una spesa importante: 30 milioni di euro più 5 di bonus. Un investimento da attaccante vero, reduce da una stagione straordinaria in Liga con il Girona, coronata dalla vittoria nella classifica marcatori. In giallorosso, Dovbyk ha chiuso con 17 gol e 4 assist: numeri solidi, che raccontano una stagione tutt'altro che fallimentare. Ma nonostante questo, non è mai scattata la scintilla. Il legame con l’ambiente non si è mai consolidato, e nei cuori dei tifosi romanisti l’attaccante ucraino non è riuscito a entrare davvero. Forse a pesare sono stati anche i pensieri e le preoccupazioni per la guerra nel suo Paese, che inevitabilmente ne hanno influenzato il vissuto personale. Forse, semplicemente, mancava quella connessione istintiva che certi giocatori riescono a creare sin da subito.
E ora, mentre Gasperini era pronto a ripartire da lui per costruire il proprio attacco, le cose stanno prendendo un’altra piega. Dovbyk è fermo da oltre una settimana per un infortunio che continua a tenerlo fuori dai giochi nel momento cruciale della preparazione. E nel frattempo, sotto gli occhi del nuovo allenatore, Ferguson - giovane, esplosivo, con fame e piedi buoni - si sta prendendo la scena a suon di gol e prestazioni convincenti. Gasperini lo studia, lo prova, lo valorizza. E se Dovbyk resta ai box, le voci di mercato si fanno sempre più forti: club di Serie A e Premier League hanno bussato alla porta, e la Roma non ha chiuso. Tutt’altro: davanti a un’offerta superiore ai 40 milioni, potrebbe aprire a scenari inattesi. Il centravanti che doveva rappresentare il futuro giallorosso ora rischia di essere superato prima ancora che la nuova stagione inizi. E quella felicità mai trovata, a Trigoria, sembra allontanarsi un po’ di più.
Il sogno di Gasperini ha un nome: Rasmus Hojlund. Il tecnico piemontese lo ha sempre amato per le sue straordinarie caratteristiche tecniche e fisiche, che lo hanno reso un vero e proprio prototipo dell’attaccante ideale per il suo gioco. Già ai tempi dell'Atalanta, Gasperini aveva intuito il potenziale del giovane danese, che con la sua potenza, velocità e attitudine alla profondità si era subito messo in mostra come un centravanti moderno, perfetto per il calcio ad alta intensità del Gasp. Ora, a distanza di tempo, l'allenatore giallorosso non ha mai smesso di sognare il ritorno del giocatore, che dopo l'esperienza a Bergamo ha fatto il grande salto al Manchester United, dove però non è riuscito a replicare le performance straordinarie viste in Italia. Gasperini vede ancora in Hojlund una macchina da gol, capace di tornare ai livelli che avevano fatto impazzire la Serie A e che tanto avevano entusiasmato i tifosi della Dea. Con la Roma, il tecnico potrebbe rilanciare il giovane danese e riportarlo ai suoi massimi livelli, sfruttando il suo gioco verticale e il fiuto per il gol.
La squadra di Amorim, proprietaria del cartellino del danese, non lo considera incedibile, ma la richiesta economica è tutt’altro che bassa. Si parla di oltre 40 milioni di euro, una cifra alta che rende l’operazione difficile da portare a termine per la Roma, specie se il club dovrà fare i conti con il budget limitato. Tuttavia, qualora Dovbyk dovesse davvero lasciare Trigoria - con il mercato che lo ha visto al centro di sondaggi da parte di club italiani e inglesi - la Roma potrebbe decidere di concentrare tutte le proprie risorse su Hojlund. L'arrivo di Rasmus nella capitale rappresenterebbe un nuovo capitolo nella storia di Gasperini e della Roma. Un’unione che potrebbe riportare Hojlund al top, con l’allenatore che ha saputo valorizzarlo, in un ambiente che lo potrebbe finalmente accogliere come protagonista.
Federico Grimaldi
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