"Dovbyk aveva una grande voglia di calcio e ha fatto un grande gol". Le parole di Claudio Ranieri riassumono perfettamente la partita di ieri dell’ucraino, che si scrolla di dosso qualche critica e torna a segnare dopo 35 giorni (l’ultimo gol era arrivato in casa dell’Udinese). Un digiuno lungo per un attaccante che vive per il gol, ma ora Artem è pronto a cambiare marcia. Ieri esultanza alla Luca Toni che ha fatto sognare i tifosi.


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Dovbyk, il primo anno a Roma è da bomber. E sta facendo meglio di Lukaku e Lucca
L’ucraino si prepara al rush finale: dai numeri a Girona al paragone con Lukaku e Lucca
—Quando un centravanti lascia qualsiasi campionato europeo per approdare in Serie A, spesso ha bisogno di un periodo di ambientamento. L’ex Girona non fa eccezione: deve ancora adattarsi alle difese italiane, più strutturate rispetto a quelle affrontate in Liga. Eppure, i numeri dicono che il suo impatto è già in linea con la scorsa stagione. Al 3 marzo 2024, Dovbyk aveva segnato 13 gol, per poi chiudere l'annata con 24 reti, diventando capocannoniere del campionato spagnolo. Oggi, in giallorosso, considerando tutte le competizioni, è già a quota 14. Un dato che conferma le sue qualità da bomber e il margine di crescita ancora ampio.
Anche sotto il profilo del gioco, il paragone con Romelu Lukaku – inevitabile in una piazza che tende a rimpiangere i suoi ex – lo vede uscire a testa alta. Dovbyk sta facendo meglio del belga sia per gol attesi che per incisività nelle azioni offensive.
E guardando al futuro, anche rispetto a un altro attaccante in rampa di lancio come Lorenzo Lucca (profilo che la Roma sta monitorando per l’estate), l’ucraino non è da meno: è nettamente avanti nei dati su gol e assist attesi. Quest'ultimo aspetto testimonia l'evoluzione del suo lavoro di squadra, una caratteristica che in Spagna non gli era quasi mai richiesta.
Quanti punti ha portato Dovbyk e la sfida con il Bilbao
—Oltre alla quantità, i suoi gol hanno avuto un peso specifico fondamentale. L’ultimo di ieri, contro il Como, ha regalato tre punti essenziali alla Roma. Da inizio stagione, le sue reti hanno fruttato 14 punti (11 in campionato e 3 in Europa League), spesso arrivando in momenti chiave, quando serviva la giocata del centravanti. Numeri che, per essere al primo anno in Serie A, non sono affatto banali. Ora l’Europa rappresenta il vero banco di prova. La sfida con l’Athletic Bilbao sarà un crocevia importante per Dovbyk e per la Roma, che ha bisogno del suo numero 11 al massimo della forma per continuare a sognare in grande. Il gol in coppa gli manca da ottobre, ma sa bene come si fa: proprio al Bilbao ha già fatto male nella fase a gironi e ora vuole ripetersi in una serata che si preannuncia infuocata. L’Olimpico sarà una bolgia, la Roma ha bisogno di lui e Artem non ha intenzione di tirarsi indietro.
Valentino Poggio
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