Tanti elementi rendono un attaccante completo ed efficace nel calcio moderno. La capacità di difendere il pallone, il dialogo con i compagni, il mettersi a servizio della squadra, il giusto posizionamento, ma tutto è secondario rispetto a quello che è poi lo scopo stesso del gioco del pallone: mettere la palla dentro la porta avversaria. Artem Dovbyk ha sicuramente ancora tanto da lavorare per rendere al meglio nel calcio italiano, ma i suoi gol non sono mai mancati e hanno portato la Roma a giocarsi qualcosa di quantomai insperato fino a pochi mesi fa. Tante critiche, forse troppe, che non tengono conto di quanto le reti del centravanti ucraino siano decisive per continuare a sperare nel miracolo Champions. Ranieri, prima del match con la Fiorentina, ha giudicato la sua annata positiva, ribandendo la necessità che migliori, viste le sue potenzialità. Di tempo per crescere ne avrà, intanto con la Viola è arrivato un altro gol da tre punti spingendo in rete la sponda di Shomurodov e lasciandosi andare ad una esultanza quasi liberatoria che esprime quanto tenga alla causa.


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Dovbyk, gol pesanti e record nel mirino: raggiunto Paulo Sergio, ora punta Abraham
Gol pesanti e decisivi
—Per capire al meglio quanto Dovbyk sia decisivo nell'annata della Roma, basti pensare che per 10 volte su 12 l'ucraino ha segnato la rete dell'1-0, spesso fondamentale per portare a casa punti. Ma non finisce qui, perché Artem è stato più volte protagonista della rete che ha poi condotto alla vittoria. Contro Lecce e Cagliari i suoi gol sono bastati per i 3 punti, ma anche con Como e Udinese l'ucraino ha siglato la rete del definitivo 2-1, in entrambi i casi. Senza dimenticare il pesantissimo calcio di rigore realizzato contro il Bologna che è valso il 2-2 finale, perdere quel match sarebbe risultato decisivo pensando a come poi si è evoluta la classifica. L'unica sua rete che è poi risultata inutile è quella nell'infausta trasferta di Verona nel girone d'andata, dove la Roma perse 3-2. Il gol contro la Fiorentina è, tra l'altro, il primo in un big match di campionato - aveva segnato contro i rossoneri nella sconfitta in Coppa Italia. Adesso arrivano Atalanta e Milan, prima del match finale col Torino, e servirà ancora l'aiuto di Dovbyk per provare a concludere la rincorsa Champions nel migliore dei modi.
Raggiunto Paulo Sergio, Abraham vicino
—La sua stagione, dunque, non può che essere giudicata positiva, al netto dei miglioramenti che lui stesso vorrà ottenere. L'arrivo in Serie A da Pichichi della Liga lo ha sicuramente caricato di pressioni, ma il suo rendimento è tra i migliori in assoluto, guardando ai realizzatori in Serie A più proficui arrivati dall'estero e al primo anno in giallorosso. Con la rete di ieri ha, infatti, raggiunto Paulo Sérgio che nella Serie A 98/99 realizzò 12 reti e 5 assist. Leggermente più staccato il super Tammy Abraham del 21/22 che totalizzò 17 reti e 5 assist portando poi a casa anche la Conference League. Dovbyk, con 12 reti all'attivo, ha ancora 3 giornate per accrescere il suo score e far sognare in grande i tifosi giallorossi.
Lorenzo Scattareggia
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