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forzaroma news as roma Dovbyk e Krstovic, i due bomber con le valigie pronte e la Roma al centro

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Dovbyk e Krstovic, i due bomber con le valigie pronte e la Roma al centro

Redazione
L'ucraino vuole rimanere nella Capitale e convincere Gasperini, il montenegrino ha espresso la volontà di salutare Lecce e ha l'accordo con i giallorossi

Artem Dovbyk e Nikola Krstovic, due nomi al centro del mercato estivo della Roma ormai da settimane. Il ds Massara sta lavorando per cedere l'attuale numero 9 giallorosso, reduce da un'annata con 17 gol stagionali ma che con il suo aspetto apparentemente glaciale non è riuscito a conquistare la piazza giallorossa. Dalle parti di Trigoria, però, non sono arrivate ancora offerte concrete. Il Leeds si era fatto avanti ma ora la pista si è raffreddata, restano alla finestra invece alcuni club di Premier League. In caso di uscita dell'ucraino sarebbe il montenegrino, che ha espressamente manifestato la volontà di lasciare il Lecce, il candidato principale per vestire la maglia giallorossa.

Simili ma diversi: Dovbyk rapace d'area che lega poco, Krstovic l'ariete a servizio dei compagni

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Ad una prima e sommaria vista, Dovbyk e Krstovic potrebbero sembrare due attaccanti molto simili. Effettivamente caratteristiche fisiche e numeri principali della scorsa stagione in Serie A lo dimostrano. L'ucraino, 28 anni, è alto 189cm e l'anno scorso in campionato ha trovato la via del gol in 12 occasioni, mandando i compagni in porta 2 volte. Il 25enne montenegrino, invece, è alto 185cm e l'anno scorso ha segnato 11 reti (oltre il 40% dei gol del Lecce in campionato, a fronte del 21% di Dovbyk), fornendo però 5 assist. Anche il dato sui gol attesi è molto simile: 12.25 per il primo, 12.05 per il secondo. Le differenze cominciano a vedersi andando più nel dettaglio: Krstovic, pur giocando in una squadra che aveva come obiettivo la salvezza e che non è quindi maggiormente e continuativamente portata ad attaccare, vanta un 1.8 di tiri da fuori a partita e 1.1 di tiri in porta. Certo, Dovbyk era al primo anno in Italia in una stagione a dir poco tribolata per la Roma, ma sugli stessi parametri fa segnare uno 0.7 e uno 0.8: poco, troppo poco per un Pichichi de La Liga che i difensori della Serie A hanno arginato fin da subito senza eccessiva difficoltà. Krstovic, inoltre, sarebbe ottimo per lo stile di gioco di Gasperini, che chiede tanta aggressività ai propri attaccanti e importanti ripiegamenti difensivi. Cose che il montenegrino ha già fatto al Lecce, dando una mano alla squadra e indietreggiando in ripiegamento fino alla propria trequarti in molteplici occasioni. Rispetto a Dovbyk, poi, Krstovic è un attaccante più mobile: come dimostrano le rispettive heatmaps SofaScore, l'attaccante del Lecce varia su tutto il fronte offensivo, va al cross (cosa praticamente mai vista fare a Dovbyk, per differenti richieste e caratteristiche), salta gli avversari (o.5 il dato sui dribbling riusciti nella scorsa stagione, poco meno del 30% di quelli tentati, rispetto agli 0.2 dell'ucraino, seppur pari al 39%) e lotta come un ariete nella metà campo avversaria (40% di duelli a terra vinti e 41.5% di duelli aerei vinti per Krstovic, 25.5% e 41.7% le percentuali negli stessi dati per Dovbyk). L'ucraino, dal canto suo, ha invece spesso dimostrato di poter sembrare avulso dal gioco per 90' ma di essere in grado di farsi trovare poi pronto all'appuntamento con il pallone nei momenti decisivi. Un pivot vero e proprio, seppur spesso isolato rispetto al resto della squadra e soprattutto ai trequartisti.

Artem vuole restare a Roma e convincere Gasp, Nikola vuole salutare il Salento ma c'è una deadline

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La volontà di Dovbyk, è noto, è quella di rimanere nella Capitale e convincere Gasperini a suon di lavoro extra, come accaduto nel ritiro inglese al St. George's Park. Nelle ultime amichevoli estive di livello, come quelle contro Aston Villa ed Everton, l'ucraino non è riuscito però a mettere in mostra la sua voglia di rimanere in giallorosso, sembrando agli occhi dei più spesso fuori dal gioco e poco incisivo in avanti. A differenza di Ferguson per esempio che, nonostante i pochi minuti giocatori in giallorosso, è apparso fin da subito essersi inserito al meglio negli schemi e nella mentalità dell'ex allenatore dell'Atalanta. E Gasperini, nonostante abbia negato il suo mancato gradimento nei confronti di Dovbyk, valuta il reparto offensivo come quello maggiormente carente nell'organico giallorosso. Non è un caso se le richieste principali del tecnico piemontese abbiano come obiettivo proprio rinforzare l'attacco. In tal senso, l'acquisto di Krstovic alla luce dei dati sopra analizzati sarebbe ideale per il gioco di Gasp. L'allenatore della Roma lo voleva già ai tempi dell'Atalanta e per 25 milioni di euro, poco meno di quanto il club giallorosso vorrebbe incassare dall'addio di Dovbyk, il montenegrino (che ha già l'accordo con il club giallorosso) potrebbe arrivare nella Capitale. Ci sono però due possibili ostacoli alla trattativa, attualmente in stand-by: il primo è il possibile inserimento del Wolfsburg, il secondo è rappresentato dalla deadline del 23 agosto fissata dal Lecce per la cessione di Krstovic. Insomma, se Massara vorrà regalare Krstovic a Gasperini avrà davvero poco tempo a disposizione: in 10 giorni sarebbe necessario cedere Dovbyk e definire il trasferimento a Roma dell'attaccante montenegrino.

Marcello Spaziani