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Getty Images
Dall'1-0 contro il Cagliari all'1-0 contro il Lecce. La Roma, dopo la pausa nazionali, riparte da dove aveva lasciato. Al Via del Mare decide il gol nel finale di Artem Dovbyk che si ripete dopo il match contro i sardi scaricando tutta la pressione in urlo liberatorio verso le tribune dello stadio. Con questi 3 punti, la Roma rimane in scia quarto posto. Il Bologna, vittorioso contro il Venezia, rimane a +4, così come la Juventus che invece continua ad avere 3 punti di vantaggio alla vigilia dello scontro diretto. Ranieri sceglie il solito 3-4-2-1 con Mancini, Hummels e Ndicka davanti a Mile Svilar. In mezzo al campo ci sono Cristante e Koné (Paredes in panchina dopo le fatiche con l'Argentina) mentre sulle corsie esterne agiscono Angeliño e Saelemaekers. Senza Dybala, sono Pellegrini e Soulé a supportare l'unica punta Dovbyk.
Il primo giro al pallone lo da la Roma in un Via del Mare caldissimo. I giallorossi partono forte e in due minuti hanno già conquistato due calci d'angolo e un tiro verso la porta. A provarci è Cristante ma il suo mancino al volo termina molto lontano dalla porta di Falcone. Poco più tardi va alla conclusione anche Dovbyk ma è bravo Gaspar ad opporsi e a spedire in rimessa laterale. All'ottavo la Roma ha un'occasione gigantesca per passare in vantaggio. Lancio lungo di Svilar per Angeliño che scappa sul filo del fuorigioco. Sul pallone esce Falcone che però finisce per scontrarsi con Gaspar liberando dunque a porta sguarnita lo spagnolo che incredibilmente manda sul fondo vanificando una colossale opportunità. Dopo 15 minuti si iscrive alla partita anche il Lecce con il destro ad incrociare forte ma leggermente impreciso di Helgason: palla che termina vicinissima al palo. Occasione nata da un errore in fase d'impostazione di Cristante. La Roma non si fa spaventare e a qualche minuto di distanza si divora un'altra enorme occasione. Falcone con troppa leggerezza appoggia per Ramadani al limite dell'area di rigore. Koné bravissimo a pressare e a strappargli palla ma, solo davanti al portiere, si fa ipnotizzare (miracolo di Falcone dopo il brutto errore). L'occasione più ghiotta per il Lecce capita sul mancino di Antonino Gallo che si sovrappone come un treno sulla sinistra e, una volta entrato in area, tenta la conclusione che costringe Svilar ad una grande parata. Allo scadere della prima frazione c'è spazio anche per la girata di Pellegrini che termina alta di centimetri.
La ripresa inizia con il Lecce che prende coraggio rendendosi subito pericoloso sugli sviluppi di calcio d'angolo. Dopo 10 minuti ci prova Krstovic al volo con il sinistro (solo esterno della rete). Il montenegrino prova anche un destro da centrocampo che per poco non sorprende Ndicka (palla fuori di poco). Il Lecce continua il su pressing con la Roma che invece fa grossa fatica a ripartire e a rendersi pericolosa. L'unico squillo lo tenta Soulé al 65esimo con un sinistro che si spegne debolmente tra le braccia di Falcone. L'argentino da una svegliata però ai giallorossi che pochi istanti più tardi creano la miglior occasione della ripresa: cross basso di Angeliño per Dovbyk che di prima intenzione gira con il sinistro trovando però la respinta di Falcone. Sull'angolo guadagnato, Mancini spinge in porta il colpo di testa proprio dell'ucraino ma arbitro e guardalinee fermano tutto per fuorigioco. Il Var conferma la decisione del campo dopo un lunghissimo check durato oltre 3 minuti. A 10 minuti dalla fine ci pensa Artem Dovbyk a sbloccare il risultato. L'ucraino fa a sportellate con la difesa del Lecce, vince il rimpallo, controlla, sterza sul sinistro e chiude il mancino sul primo palo non lasciando scampo a Falcone. L'ex Girona esulta a pugni chiusi urlando la sua gioia alle tribune del Via del Mare. Un gol fondamentale per la Roma che stava vedendo scivolare verso il pareggio una partita nella quale, soprattutto nel primo tempo, ha avuto grandissime occasioni. Nel finale un'altra grandissima occasione per Shomurodov che incrocia bene con il destro ma trova la respinta con i piedi di Falcone.
LECCE (4-2-3-1): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Gaspar, Gallo; Coulibaly (72' Kaba), Ramadani (84' Rebic); Pierotti (58' Banda), Helgasson (72' Berisha), Karlsson (58' N'dri); Krstovic. A disposizione: Früchtl, Samooja, Jean, Gabriel, Rafia, Berisha, Rebic, Burnete, Veiga, Kaba, N'dri, Banda, Morente. Allenatore: Giampaolo.
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Saelemaekers (84' Pisilli), Koné, Cristante, Angeliño; Soulé (72' Baldanzi), Pellegrini (72' Shomurodov); Dovbyk (84' El Shaarawy). A disposizione: Gollini, De Marzi, Nelsson, Salah-Eddine, Pisilli, Gourna-Douath, Paredes, Baldanzi, El Shaarawy, Shomurodov. Allenatore: Ranieri.
Arbitro: Manganiello (sezione di Pinerolo). Assistenti: Preti-Moro. IV Uomo: Cosso. Var: Di Paolo. AVar: Ghersini.
Ammoniti: 54' Karlsson (L), Baldanzi (R), Saelemaekers (R)
Marcatori: 80' Dovbyk (R)
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