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Doumbia: “Non penso più alla Roma, ho bisogno di giocare. La Premier? Il mio sogno”

L'attaccante ivoriano ad AfricaTopSports.com: "Ero tornato al Cska ma i giallorossi non hanno più voluto che rimanessi lì. Non giocare per sei mesi è stata dura, non sono finito e l'ho dimostrato. La Cina? Non è un campionato competitivo"

Redazione

Acquistato dalla Roma nel gennaio 2015, mai entrato nei cuori dei tifosi e mai integratosi nel gruppo allora allenato da Garcia, Seydou Doumbia è uno di quei calciatori che a giugno rischiano di diventare una patata bollente per la dirigenza giallorossa. L'ivoriano, che finora nella sua carriera ha espresso il meglio solo esclusivamente con la maglia del CSKA Mosca, attualmente è in prestito al Newcastel che fu di McClaren, ora di Benitez, squadra che rischia seriamente la retrocessione in Championship.

Intervistato da un portale web africano, Doumbia ha parlato del presente, ma anche delle prospettiva di carriera imminenti. Ecco le sue parole:

"Vorrei continuare a giocare in Inghilterra - ha detto l'ivoriano - non so se qui al Newcastle. Retrocessione? Non so se rimango, non lo so dire, vorrei comunque fare la Premier. Alla Roma non penso più, anche se ho un contratto con loro. Voglio giocare dove posso esprimermi al meglio".

Sull'addio alla Russia. "La Roma non ha voluto che rimanessi lì - ha risposto - , ero pronto a restare altri 6 mesi, poi però hanno cambiato idea. Potevo rimanere in Italia senza giocare per 4 mesi, oppure andare altrove. Mio malgrado ho accettato il Newcastle, vedremo come finirà".

Doumbia ha rifiutato la Cina in gennaio, destinazione invece scelta dall'amico e connazionale Gervinho, ora all'Hebei Fortune. "Avevo intenzione di fare un campionato di livello - ha detto - quello cinese non lo è, per questo ho rifiutato tutto".

Sulla permanenza nella Capitale per sei mesi senza giocare. "E' stata dura, per fortuna sono tornato al Cska e ho ricaricato le batterie. Non sono finito. Ho solo necessità di giocare con continuità e di adattarmi. Per un attaccante è frustrante stare fuori, giocando per 90 minuti invece trovi fiducia".

Sul Newcastle. "Vado d'accordo con tutti - ammette l'attaccante 28enne - mi sono adattato, ma non gioco con continuità. Mi sono integrato nella squadra, ora dipende da me. Devo prendermi le mie responsabilità. Manca poco alla fine. Giocare in Premier era il mio sogno, abbiamo un barlume di speranza di salvarci. Mi impegnerò affinché questo sogno duri a lungo".

(africatopsports.com)