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Notte da incubo allo stadio Olimpico. La Roma cade in Europa League sotto i colpi del Viktoria Plzen rimediando la seconda sconfitta consecutiva in coppa e, soprattutto, la quarta in sei gare casalinghe. Come riporta Lorenzo Pes su Il Tempo, solo tre cambi per Gasperini rispetto al match contro l'Inter con Ziolkowski, all'esordio dal primo minuto, al posto di N'Dicka, El Aynaoui e il ritorno di Dovbyk. Altro approccio da dimenticare per la Roma all'Olimpico, che dopo appena ventitré minuti si ritrova sotto di due reti. Prima l'errore di Ziolkowski poi il rinvio di Wesley che finisce sui piedi di Souaré che ha tempo e modo di prendere la mira. Doccia gelata per Gasperini che prova subito a correre ai ripari con l'ingresso di El Shaarawy per un deludente Ziolkowski. A inizio ripresa altro cambio per i giallorossi con l'ingresso di Pislli per Koné. Al cinquantesimo l'episodio che riapre il match: colpo di testa di Pisilli e mano di Jemelka che l'arbitro non vede live ma viene richiamato dal Var e non può che assegnare rigore. Dybala trasforma spiazzando il portiere e fa duecento in carriera. A cinque dalla fine il Bailey va a centimetri dal pareggio. In pieno recupero capita sulla testa di N'Dicka. Sull'ultima punizione Pisilli insacca ma si trova in posizione di fuorigioco. Arrivano i primi fischi anche dalle tribune dell'Olimpico seguite da cori di incoraggiamento. Brutta battuta d'arresto per i giallorossi che restano fermi a tre punti dopo le prime tre giornate della fase campionato in attesa della trasferta di Glasgow. Intanto domenica c'è il Sassuolo in trasferta per tomare a vincere.
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