(Corriere dello Sport) Nelle mani di Emiliano Viviano. Oggi più che mai, perché dalle sue parti non ci saranno né Daniele Portanova né Vagelis Moras, tutti e due squalificati e il secondo anche infortunato.
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Difesa tutta nuova. Il Bologna si mette più che mai nelle mani di Viviano
(Corriere dello Sport) Nelle mani di Emiliano Viviano. Oggi più che mai, perché dalle sue parti non ci saranno né Daniele Portanova né Vagelis Moras, tutti e due squalificati e il secondo anche infortunato.
E non è detto che ci sia anche Miguel Angel Britos, che se andrà in campo giocherà con la maschera (come l’altro uruguaiano Gaston Ramirez) dopo l’infortunio che gli è capitato la domenica di Bologna-Catania.
Come dire: Viviano avrà davanti a sé una difesa tutta nuova, con un terzino destro che è un centrocampista, Casarini o Buscè, e con due giovani come centrali, Cherubin o Britos. Ricordate cosa ha detto su Viviano sabato scorso Malesani? Ha detto che quando Viviano è in porta si sente tranquillo, è come se dormisse su due guanciali, sapendo che per gli altri è sempre dura superarlo. Tranne quando la partita arriva dopo la nazionale, perché in quei giorni fin qua Viviano è stato meno Viviano. Viviano ha capito quella frase del suo allenatore, tanto è vero che alla fine della partita di Genova chiamò subito sua moglie per dirle che aveva sbagliato la partita e che il Bologna aveva perso anche per colpa sua.
Perché Viviano è fatto così, non si nasconde mai, sia nel bene che nel male. Ecco il motivo per il quale tutto il Bologna lo stima, ecco perché Portanova ha detto che “il primo giocatore che i capi del Bologna dovrebbero blindare è il pazzo”. Viviano appunto. Che nonostante abbia solo 25 anni ha la personalità per essere considerato già un senatore. E non è un caso che nel giorno dell’annuncio della messa in mora si presentarono a parlare davanti ai taccuini e alle telecamere Di Vaio, Portanova, Moras e lo stesso Viviano. Sì, il Bologna ascolterà Portanova, perché l’idea è quella di trattenere il portiere almeno per un’altra stagione sotto le due torri. Il punto è questo: ci sarà da trovare un’intesa con l’Inter ma non dovrebbero esserci grossi problemi, primo perché all’Inter dovrebbe restare Julio Cesar e per niente al mondo Viviano vuole fare la riserva, secondo perché Viviano ha le idee estremamente chiare: o da numero uno all’Inter o tutta la vita al Bologna. Dove sta bene e dove si sente apprezzato da tutti.
L’appuntamento è fissato per la prima settimana di marzo, quando arriverà a Casteldebole il suo manager Claudio Vigorelli per parlare con il diggì del Bologna Stefano Pedrelli e con il diesse Carmine Longo. Una volta che il Bologna e Viviano avranno trovato l’accordo per l’allungamento del contratto o quantomeno per l’adeguamento, Longo si presenterà all’Inter, chiedendole di rinnovare la compartecipazione. L’Inter potrebbe acquistarlo e lasciarlo poi in prestito al Bologna? Non è escluso, ma per la sua metà il Bologna pretende sui 12/13 milioni di euro.
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