Nessun alibi. «Farò qualsiasi cosa per migliorare il prossimo anno», parole che Edin Dzeko continua a ripetere da quando è rientrato dalle vacanze estive. Nella scorsa stagione i suoi numeri hanno fatto storcere il naso ai tanti tifosi della Roma che erano in attesa dell’agognato centravanti da tanti anni: soltanto 8 le reti in Serie A e 2 in Champions League. Poco, troppo poco per chi il 6 agosto di ormai un anno fa mandò in tilt l’aeroporto di Fiumicino per i 4mila romanisti accorsi ad accoglierlo. «Farò qualsiasi cosa per migliorare il prossimo anno», e la storia è tutta dalla sua affinché questo si avveri: sono sempre le seconde stagioni in un club a mettere in luce tutta la forza e la potenza di Dzeko sottoporta.
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Diesel Dzeko: i numeri delle seconde stagioni sono tutti dalla sua parte
Otto reti in Serie A e 2 in Champions League: troppo poco per il centravanti atteso a lungo a Roma. Ma il bosniaco può far meglio, la storia parla chiaro: è esploso al secondo anno sia al Wolfsburg che al City, portando le sue squadre alla vittoria
WOLFSBURG – È la Bundesliga il campionato in cui il bosniaco ha trovato la sua definitiva consacrazione, ma le cose non sono certamente andate bene sin dall’inizio: dal suo approdo al Wolfsburg nel luglio del 2007 all’esplosione passò esattamente un anno. Nella prima stagione nel campionato tedesco, l’attuale centravanti giallorosso mette in rete soltanto 8 palloni (uno ogni 225'). L'anno dopo la musica cambia decisamente in meglio: le 26 reti in Bundesliga (una ogni 101’) portano per direttissima il Wolfsburg alla vittoria del Meisterschale 2008/2009. Risultato certamente da non sottovalutare quando giochi nello stesso campionato del Bayern Monaco, nuovamente vincitore l’anno successivo nonostante Dzeko riesca comunque ad aggiudicarsi il titolo di capocannoniere di Germania con 22 gol (uno ogni 137’).
MANCHESTER CITY – Nella stagione ‘10/’11 il centravanti bosniaco parte con il Wolfsburg (10 reti in Bundesliga, una ogni 152’) ma nella sessione di calciomercato invernale arriva il passaggio al Manchester City per 38 milioni di euro. Cifre ‘monstre’ riservate ai più grandi del calcio europeo, eppure nei suoi primi mesi in Premier League Dzeko insacca in porta soltanto 2 palloni (un gol ogni 424’). Numeri che non giustificano affatto l’importante esborso economico per strapparlo ai tedeschi, ma Mancini – l’allora tecnico dei Citizens – insiste con il bosniaco ed ecco i risultati: il City torna alla vittoria della Premier League dopo 43 anni anche grazie alle 14 reti di Dzeko (una ogni 107’). Altri 14 gol arrivano nel campionato successivo (uno ogni 129’), ma è la stagione 2013/2014 la migliore dell’attaccante in Inghilterra. Sedici gol in Premier (uno ogni 124’), 2 in Champions, 2 in FA Cup e 6 in League Cup. Un totale di 26 che permette al Manchester City di bissare il titolo di due anni prima ma anche di mettere le mani sulla coppa di lega. L’anno successivo (‘14/’15) poche presenze, tanti infortuni, un allenatore che non lo vedeva più e soltanto 4 reti nel campionato inglese.
SPERANZE – La Roma rappresenta la sua rivincita nel calcio che conta. Per il momento parzialmente fallita, vero, ma tutti i numeri dimostrano ampiamente come Dzeko abbia bisogno di una fase di adattamento per poi esplodere e portare la sua squadra alla vittoria. Non resta che convincere Spalletti, attendere l’inizio del campionato e riprendersi quel posto da titolare perso nel girone di ritorno dell’anno scorso. E, perché no, sperare che dopo i titoli del Wolfsburg e del City nelle seconde stagioni del bosniaco, non ci sia due senza tre.
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