DiBenedetto vuole cambiare la modalità di accesso alla Tribuna Autorità dell'Olimpico

(di Massimo Limiti) Quando venne per la prima volta all’Olimpico per assistere ad una partita della Roma Thomas DiBenedetto chiese ad un suo amico fidato “Quanto pagano costoro per assistere ala partita seduti comodamente su quelle poltroncine? “.

Il riferimento era rivolto alla Tribuna Autorità, dove, a pochi metri da Rosella Sensi e dai consiglieri di amministrazione, sedevano politici, portaborse e imprenditori più o meno di grido, perennemente abbronzati e con tanto di braccialetto colorato al polso.“Nulla, tutti biglietti omaggio…” la risposta data all’imprenditore bostoniano. Difficile capire i motivi e le spiegazioni per un personaggio che arriva dal pianeta dello sport professionistico per eccellenza dove però il bussines non guarda in faccia nessuno. Nemmeno i senatori del governo americano, i quali se vogliono godersi la squadra di basket del cuore seduti in prima fila, pagano. E allora ecco che l’ “Accesso alla Tribuna Autorità” dello stadio Olimpico in occasione delle gare della Roma è diventato uno dei principali punti in agenda per Thomas DiBenedetto e i suoi.

Pur essendo stato sottolineato con la matita rossa, l’argomento ha trovato un muro quasi invalicabile a causa dell’accordo firmato dalla Roma con i Coni Servizi per l’affitto dello stadio per la prossima stagione. Firma avvenuta senza che gli americani venissero interpellati (fatto che ha innervosito e non poco il prossimo presidente della Roma). Sarà difficile trovare qualche soluzione netta, il margine di movimento è ridotto. Qualcosa si cercherà di fare, e sono allo studio alcune iniziative, soprattutto per il bene economico non solo della Roma ma anche del Coni. In attesa dello stdio di proprietà anche l'utilizzo dell'Olimpico deve portare qualche beneficio alle casse della Roma. Di questo, e non solo, ne ha parlato l’Ad della Roma Claudio Fenucci in un recente incontro con in numero uno dello sport italiano Gianni Petrucci.Paradossale che. A distanza di un paio di metri, un abbonato di Tribuna d’Onore debba pagare quasi cinquemila euro. Ma questa è l’Italia. DiBenedetto presto comincerà a capirlo.