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DiBenedetto organizza il futuro. Contro l'Atalanta problemi a centrocampo

(di Daniele Petroselli) Niente paura, recita una canzone di Luciano Ligabue. Negli ultimi tempi sembra essere anche il motto di Stefano Colantuono, tecnico di un’Atalanta in ascesa e prima della classe se non fosse stato per la penalizzazione di...

Redazione

(di Daniele Petroselli) Niente paura, recita una canzone di Luciano Ligabue. Negli ultimi tempi sembra essere anche il motto di Stefano Colantuono, tecnico di un’Atalanta in ascesa e prima della classe se non fosse stato per la penalizzazione di 6 punti.

A ripeterlo incessantemente sono anche i giocatori, che sembrano rispettare i giallorossi ma con la consapevolezza che adesso come adesso sono capaci di battere chiunque. Forse anche una squadra come quella giallorossa ancora definita come un “cantiere aperto” e alla ricerca di quel piglio necessario per cominciare a dominare gli avversari. Gli atalantini sanno di giocarsi un’occasione importante sabato all’Olimpico, ma sarà ancor di più in palio per la Roma. Se per i bergamaschi c’è l’occasione di mettere in cascina punti importanti per la corsa alla salvezza, per Luis Enrique c’è molto di più. C’è la voglia di concedere non un bis qualunque, ma quel bis che ti fa vedere il futuro in maniera più positiva, quel bis che ti porterà al derby con spirito da battaglia e pronto per conquistare il mondo. Troppo? No, perché una eventuale vittoria nel derby metterebbe davvero le ali ad una squadra ancora al 50-60% del suo potenziale. E la stracittadina può cambiare tanto nella testa di un gruppo giovane e di belle speranze come quello giallorosso.

Ma serve prima la conferma all’Olimpico contro quelli che, numeri alla mano, sono i più forti ora. E farlo con qualche problema di formazione sarebbe ancora più bello. Già, perché alla sfida di sabato Lucho arriva con qualche problema di troppo soprattutto al centro. Fermi Greco e Perrotta, e con De Rossi ancora acciaccato, anche Simplicio sembra non al meglio per una botta rimediata in allenamento. Notizie positive però arrivano davanti, con Borriello che sembra aver recuperato e pronto per giocarsi un posto da titolare, mentre dietro scalpita Lamela, che su Twitter fa capire che la caviglia comincia a migliorare e che ha una voglia matta di fare il suo esordio. Senza poi calcolare la variabile Bojan: lo spagnolo vuole tornare a giocare e spera dopo i pochi minuti di Parma di convincere Lucho a dargli un’altra opportunità.

Opportunità che vorrebbe anche Gianni Petrucci per l’Olimpico. Dopo il positivo incontro di ieri con DiBenedetto e il suo staff, è pronta infatti a partire una partnership per sfruttare al meglio quello che per ora resta l’unico stadio della Roma. Si parla di uffici (nella zona del vecchio Ostello delle gioventù), di un mega-store e di 15 postazioni mobili per il merchandising, con un guadagno fifty-fifty che metterebbe d’accordo tutti. Il tutto ovviamente in attesa che partorisca la tanto agognata legge sugli stadi. Ormai c’è il sì bipartisan, come confermato anche da Alemanno, ma in attesa che tutto passi nero su bianco la società giallorossa mette a segno un altro colpo importante per crescere economicamente e come società. In un periodo  così difficile dal punto di vista del denaro, un’opportunità unica, che rappresenta il primo di tanti passi per portare la Roma ai vertici, come confessato dal neo-presidente alla rivista ufficiale.

“Voglio portare la Roma ai massimi livelli, servono le vittorie sul campo ma non solo”. Già, serve anche una società forte. Chiaro ormai l’organigramma del cda: In quota Usa, entreranno nel Cda l'ad Fenucci, il legale Mauro Baldissoni, i tre soci PallottaRouane D'AmoreJoe Tacopina (prossimo vicepresidente), più un altro uomo di fiducia di DiBenedetto. In quota Unicredit Marra, Fiorentino, Mingrone, Venturini, l'avvocato Cappel­li. Ma per le quote rosa anche una donna, di cui però al momento non si conosce il nome. E Baldini? Per saperlo bisognerà aspettare che arrivi veramente a Trigoria. Chi lavora imperterrito è Sabatini, che si muove sul mercato per cominciare a piazzare già qualche colpo per il futuro. Dopo le voci di ieri che lo volevano attivo in Uruguay, ecco tornare di moda Marin del Werder Brema ma anche del giovane talento brasiliano Damiao. In uscita sempre forti le voci su Okaka, ancora una volta chiuso nella Capitale, mentre sembra scemata la possibilità di uno scambio Negredo-Bojan. Ma tiene ancora banco il rinnovo di De Rossi. Ora la base di partenza è salita da 4 a 5 milioni di euro più bonus vari. Sarà la volta buona?