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DiBenedetto chiede chiarezza sui diritti TV

(Ansa) – Da Boston, Thomas DiBenedetto vuole vederci chiaro. Il futuro presidente della Roma – a capo della cordata statunitense che il 15 aprile scorso ha concluso con UniCredit l’accordo per rilevare il 67% della società...

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(Ansa) - Da Boston, Thomas DiBenedetto vuole vederci chiaro. Il futuro presidente della Roma - a capo della cordata statunitense che il 15 aprile scorso ha concluso con UniCredit l'accordo per rilevare il 67% della società giallorossa

- ha inviato venerdì una lettera al consiglio amministrazione di Roma2000 (attuale controllante del club, ndr) per chiedere conto di alcuni movimenti di «politica sportiva» operati dall'attuale management.

 

Nello specifico, il businessman statunitense ha chiesto informazioni sul rinnovo col Coni della convenzione d'uso dello stadio Olimpico per la stagione 2011-2012 (per ottenerlo la Roma ha dovuto saldare una posizione debitoria di 800 mila euro che ha permesso il conseguente rilascio della licenza Uefa, ndr). La cordata statunitense, infatti, non sarebbe stata chiamata in causa su un argomento, quello appunto legato alla gestione dello stadio, molto a cuore della futura proprietà (ma UniCredit era invece a conoscenza delle mosse della società). Inoltre, ad interessare DiBenedetto e soci, è soprattutto la linea tenuta da Rosella Sensi in Lega Calcio sul tema relativo ai bacini d'utenza (in ballo c'è la spartizione tra i club del massimo campionato di 200 milioni di euro, il 25% della fetta dei diritti televisivi).

La lettera spedita venerdì, infatti, è stata preceduta da diversi contatti tra le parti in cui, dagli Stati Uniti, si chiedevano le motivazioni che hanno spinto la Sensi a schierarsi con Milan, Inter, Juventus e Napoli. Peraltro, le 5 big del calcio italiano hanno visto respinto dalla Corte di Giustizia federale il proprio ricorso sulla delibera votata a maggioranza dalle altre 15 società di Serie A e, il prossimo 16 maggio, torneranno a discutere sull'argomento in assemblea di Lega. Per quella data, però, DiBenedetto vorrebbe avere un quadro più chiaro dell'intera vicenda, visti l'entità della somma in ballo, e avrebbe chiesto quindi una risposta in tempi celeri al cda di Roma2000.