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Diawara: “Non abbiamo perso per l’arbitro, ma la Roma merita rispetto”

LaPresse

Le parole del centrocampista giallorosso: "Il Torino ci ha pressato e non siamo riusciti a uscire palla a terra. Ora ripartiamo"

Redazione

Comincia male il 2020 della Roma. I giallorosso vengono sconfitti 2-0 in casa dal Torino con la doppietta di Belotti. A fine partita ha parlato il centrocampista Amadou Diawara. Ecco le sue parole.

DIAWARA IN ZONA MISTA

La Roma merita più rispetto da parte degli arbitri?

Penso di sì, la Roma è una grande squadra e merita rispetto. Non abbiamo perso per colpa dell'arbitro.

E' mancato solo il gol?

Loro ci hanno pressato e non siamo riusciti a uscire con la palla a terra. Questa sconfitta deve darci la carica per ripartire al meglio.

Fortunato ad aver scelto la Roma e aver lasciato il Napoli?

Sono fortunato ad essere un giocatore della Roma.

Servirà più cattiveria sotto porta con la Juve.

Sicuramente. Oggi abbiamo fatto poco, contro la Juve sarà decisiva per arrivare ai nostri sogni?

Cosa vi ha detto il mister al termine del match?

Non l'ho visto.

DIAWARA A ROMA TV

Cosa è mancato?

Sapevamo che questa partita sarebbe stata molto difficile contro una squadra fisica. Siamo stati un po’ sfortunati ma comunque abbiamo creato tante occasioni senza concretizzarle.

Sei stato uno dei migliori.

Sì sicuramente sento la fiducia dell’allenatore, dei compagni e della società. Questo mi dà una motivazione in più per lavorare e sentirmi meglio in ogni allenamento e partita.

Abbiamo visto una squadra troppo lunga tra i reparti.

Sì, oggi abbiamo iniziato male la partita perché non riuscivamo ad uscire palla al piede. Nel secondo tempo è andata meglio, abbiamo creato tanto e siamo stati un po’ sfortunati nel momento in cui dovevamo concretizzare.

Problema fisico o tattico?

Non era un problema fisico perché in settimana abbiamo lavorato bene. Il Torino ci ha messo in difficoltà perché comunque è una squadra tosta. Se non concretizzi contro squadra così loro ti fanno gol.

Il Torino marcava a uomo, è stata una difficoltà?

Sicuramente. E stato uno dei fattori che ci ha messo in difficoltà. Stavano su di noi uomo contro uomo. Noi dovevamo muoverci di più per creare spazio e poi fargli male.