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Getty Images
Romano di nascita, cresciuto facendo tutta la trafila nel settore giovanile della Roma e legato da sempre ai colori giallorossi, Angelo “Soldatino” Di Livio ha poi costruito una parte importante della sua carriera con la maglia della Juventus, diventando a tutti gli effetti un doppio ex. In un’intervista esclusiva a Forzaroma.info, l’ex esterno ripercorre gli anni della formazione a Trigoria, il valore del vivaio giallorosso, l’impatto di Gasperini sulla squadra e si sofferma anche sull’ottimo lavoro di Wesley, prima di spostare lo sguardo sull’attualità e su Juventus-Roma, in programma domani, una sorta di derby personale tra il suo primo amore e la squadra della sua maturità.
Di Livio, che ricordi ha delle giovanili della Roma? Era un ambiente adatto alla crescita dei giovani e quanto è stato determinante per l’inizio della sua carriera? “La Roma ai miei tempi era veramente una famiglia. C’erano allenatori esperti, ex calciatori, e una cura per il minimo particolare. Sono cresciuto in un settore giovanile molto importante, è stato davvero tutto molto bello.”
Negli anni più recenti ha avuto di nuovo a che fare con il settore giovanile anche attraverso il percorso di suo figlio. È un sistema che oggi funziona davvero?“Io credo che il settore giovanile della Roma funzioni molto bene anche oggi. Sono molto bravi e preparati. Seguo qualche partita dei ragazzi e ho amici che hanno i figli a Trigoria: mi dicono che sono all’altezza della situazione. La Roma ha davvero un gran bel settore giovanile.”
C’è qualche giovane uscito dalla Roma negli ultimi anni che l’ha colpita in modo particolare?“Negli ultimi anni la Roma ha tirato fuori giocatori bravi. Per esempio Pisilli, per me, è un giocatore che può fare una carriera straordinaria: è ancora molto giovane. La Roma i giovani li tira fuori. L’unica cosa che secondo me dovrebbe provare a fare è la seconda squadra: aiuterebbe tantissimo la crescita dei ragazzi. La Primavera è un buon campionato, ma non ti dà certe difficoltà. Con la seconda squadra ti confronti con giocatori esperti della Serie C, ed è una crescita diversa, più completa.”
Parlando di crescita, la Roma con Gasperini sta facendo molto bene. È l’allenatore giusto per far crescere questa squadra? Come giudica i suoi primi sei mesi?“Sorprendenti, devo dirti sorprendenti. Gasperini è sempre stato bravo, ma quando cambi squadra di solito serve tempo per amalgamare tutto. Invece lui è partito subito forte. La Roma non è una squadra che oggi può vincere lo scudetto, ma sta buttando giù le basi per aprire un ciclo e provare a vincere qualcosa. Con Gasperini lo può fare.”
Le sembra una squadra completa o serviranno interventi sul mercato?“Secondo me non è ancora completa, mancano alcuni giocatori. Però con un allenatore così la Roma deve lasciare a Gasperini la possibilità di scegliere i giocatori che vuole, anche già dal mercato invernale. Si parla molto dell’attacco, che sembra ancora inespresso, perché a parte Soulé, che ha fatto cinque gol, gli altri hanno segnato poco: Dybala, Pellegrini, El Shaarawy, e anche gli attaccanti Dovbyk e Ferguson. È un reparto ancora inespresso, ma il mercato servirà anche a crescere.”
A proposito di Dybala: può ancora dare qualcosa alla Roma?“Secondo me sì. Deve solo stare bene. Gli infortuni hanno rallentato la sua condizione fisica, ma Paulo è un giocatore di classe e talento. Gasperini lo sa e sta cercando di recuperarlo. La Roma ha ancora bisogno di Dybala. Sul rinnovo dico sempre che il campo è il miglior giudice: se dimostra di stare bene, tutto viene di conseguenza. Il calcio è questo: se dimostri che stai bene la società non fa scelte sbagliate.”
Da ex esterno, oggi nella Roma c’è Wesley che sta facendo molto bene. Che giocatore le sembra?“Mi piace moltissimo, è una gran bella sorpresa e un gran bell’acquisto. So che Gasperini si è battuto molto per averlo. Può ancora migliorare tanto, soprattutto nel cross e nella palla dolce, ma ha grande corsa e grande gamba. Gioca anche a sinistra: è davvero un acquisto super.”
Gasperini è noto per esaltare gli esterni. Le sarebbe piaciuto lavorare con un allenatore così?“Assolutamente sì. Gli esterni per Gasperini sono fondamentali: ti danno strappi, accelerazioni, uno contro uno. Per le mie caratteristiche sarei stato perfetto per lui.”
Arriviamo a Juventus-Roma. Come vede la Juventus e che partita si aspetta?“Vedo una Juve in crescita, il lavoro di Spalletti sta venendo fuori. È una partita difficile per entrambi. La Roma se la giocherà, la Juve vorrà vincere per recuperare terreno. Secondo me vedremo una bella partita, con occasioni da una parte e dall’altra.”
Se la Roma dovesse vincere, che segnale sarebbe?“Sarebbe un segnale forte, non solo per la classifica ma anche per il resto. Vincere su un campo così non è mai facile. Però la partita non sarà semplice, questo è sicuro.”
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