Ultima gara di campionato prima della sosta. Domani pomeriggio la Roma scenderà sul campo del Franchi per sfidare la Fiorentina di Stefano Pioli. Archiviata la bella vittoria di Champions col Chelsea, ora i giallorossi hanno solo un obiettivo: conquistare i tre punti a Firenze per rimanere in scia alle prime della classifica. In vista del match di domani, il tecnico romanista Eusebio Di Francesco è intervenuto in conferenza stampa da Trigoria.
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Di Francesco: “Con la Fiorentina non presuntuosi, ma determinati” – AUDIO – VIDEO
Le parole del tecnico giallorosso: "Siamo migliorati ma non mi accontento. Dobbiamo recuperare terreno sulle prime e per questo non siamo favoriti per lo scudetto"
Cosa ha detto della Roma l'ultimo mini-ciclo? In cosa deve migliorare?
Grande compatezza di squadra, dobbiamo continuare così più che migliorare. Ci lamentavamo che facevamo pochi gol e poi ne abbiamo fatti 3 al Chelsea. La grande solidità difensiva... continuare su questa strada concedendo poco ai nostri avversari come stiamo facendo, ma tante cose le possiamo migliorare come determinati meccanismi e il fatto di poter lavorare tanto tempo insieme. E' un peccato perché c'è la nazionale e con tanti giocatori non si potrà fare, ma sappiamo che quando alleni le grandi squadre come la Roma la possibilità di allenarli sempre non c'è. Sono comunque soddisfatto di ciò che ha fatto la squadra fino ad adesso, ma non mi accontento perché manca una partita. Prima di dare un giudizio sul mini-ciclo aspetto la partita di domani che ritengo molto delicata.
Come si gestisce l'entusiasmo della vittoria con il Chelsea?
Nello spogliatoio l'entusiasmo dà grande consapevolezza per tutto ciò che abbiamo fatto, ma non deve dare abbassamento di tensione o un pizzico di presunzione. Questo ho cercato di trasmetterlo ai ragazzi. Domani dobbiamo e voglio che la squadra affronti questa squadra con grande determinazione, come fatto con il Chelsea.
Come sta Florenzi? Domani se non giocherà De Rossi sarà lui il capitano. Può essere il nuovo Javier Zanetti?
Per poter essere capitano deve giocare e non deve giocare De Rossi. (Florenzi ndr) ha avuto qualche problemino e oggi lo valuteremo, credo di poterlo recuperare per questa gara. Zanetti? Sono simili caratterialmente, non tecnicamente. La predisposizione a giocare in tutti i ruoli, il senso di appartenenza e quello che ha fatto Zanetti in tutta la carriera, questo sì. Tantissimo, sono molto simili. Ma per caratteristiche tecniche e fisiche no.
Monchi ha detto che la Roma ha il dovere di provarci per lo Scudetto e che sta arrivando al livello di Inter, Napoli e Juve.
Ha detto bene, dobbiamo recuperare terreno perso e per quello non siamo favoriti, stiamo rincorrendo le squadre davanti e più avanti faremo le valutazioni, è troppo presto per dirlo. Già il fatto che siamo lì con una partita in meno è importante. Per farlo dobbiamo cercare di vincere anche domani, sapendo che sarà molto difficile. L'intervista del direttore mi è piaciuta molto, a parta la foto che non si può guardare mentre gioca a calcio (ride ndr).
E' stato più difficile addestrare la squadra mentalmente o tatticamente?
Se un allenatore non addestra che ci sta a fare? E' fondamentale che uno trasmetta le proprie idee facendo vedere ai giocatori il vantaggio che hanno nel fare determinate cose. La partita col Napoli è stata significativa e di grande insegnamento per loro, ha fatto capire che anche con le grandi squadre, specialmente quelle con tanta qualità, più le tieni lontano dalla porta e meglio è. C'è poi il potenziale della squadra, come successo con il Chelsea quando ci hanno abbassato, ma per gran parte della gara il desiderio dei miei calciatori era andare nella metà campo avversaria. E' un aspetto positivo e dobbiamo avere maggiore continuità, quello che dicevo prima sul miglioramento. E' normale che per fare questo, non mi sveglio la mattina e dico "fai questo", è come a scuola, bisogna esercitarsi per migliorare i meccanismi.
E' stato vicino alla Fiorentina in passato? Quanto vicino?
In passato sì, quanto non lo so ma è una storia passata. Lusingato, ma finisce lì. Sono contentissimo, ho letto qualcosa che diceva quello che potevo fare prima di venire qua, io sono contentissimo di stare qua. Come calciatore ho scelto di venire qua, come allenatore sono contento di essere qua, con i pregi e difetti dell'ambiente che a me piace.
Bene che la Roma segni anche se non segna Dzeko, o è Dzeko che ha abbassato la sua pericolosità offensiva?
Quando si parla degli attaccanti, le grandi squadre come il Napoli con Higuain, devono dimostrare come hanno fatto che anche senza Higuain vincono le partite. E' un discorso anche di collettivo, l'attaccante è lì davanti per fare gol ed è fondamentale che segni, ma quando non segna lui è importante che la squadra riesca a vincere. Di Edin sono molto contento di quello che sta facendo e di come sta lavorando con la squadra, della predisposizione che ha nei confronti dei compagni. I gol arriveranno, magari a partire da domani e ne sono convinto per la sua qualità. Però è determinante il suo lavoro per noi, per giocare in un determinato modo e poter aggredire gli avversari dall'altra parte, le aggressioni degli attaccanti diventano fondamentali.
Domani meno turnover del solito?
Non lo so, a volte cambio meno a volte di più. Valuterò, a volte ho esigenze con giocatori che non hanno recuperato dopo partite così importanti ravvicinate, come quella col Chelsea che è stata molto dispendiosa per i giocatori, come è giusto che sia. Per Firenze farò valutazioni ma sicuramente cambierò ancora qualcosa.
El Shaarawy.
Quando l'ho messo a destra con l'Inter non poteva giocare a destra, con il Chelsea dopo aver fatto due gol può farlo alla grande. Significa che quando un giocatore matura sotto tutti i punti di vista e riesce a interpretare ciò che gli chiede un allenatore sotto tutti i punti di vista, il fatto di stare sempre in partita su tutte le fasi vuol dire che sta crescendo. Sono contento di quello che sta facendo, ma può fare ancora meglio perché ha grandissime potenzialità. Sono contento, ma non mi accontento.
Manolas squalificato in nazionale per un'ammonizione intenzionale. In Italia allo stesso tempo, non si riesce a far mantenere la squalifica di un settore, con i tifosi della Lazio che andranno da un'altra parte. Pensa che sul discorso di lealtà sportiva l'Italia sia un poo' indietro?
Sicuramente sì, ma i furbi ci sono anche all'estero. Poi ci sono gli organi competenti che si devono preoccupare di tutto ciò. Non ho visto quanto fosse intenzionale l'ammonizione presa da Manolas. Nel calcio di una volta che si dice fosse meglio, queste cose succedevano ma si vedevano di meno, ve lo dice uno che ha calcato tanti campi anche in B e in C. Siamo migliorati tanto, c'è maggiore attenzione e maggiore cultura, ma possiamo fare anche meglio. Come succede in quello stadio stupendo dove abbiamo giocato con il Chelsea, dove l'atmosfera era stupenda e che si è ripetuta anche all'Olimpico, visto che abbiamo anche vinto.
Sui convocati.
Emerson sarà convocato per la prima volta quest'anno, siamo tutti contenti. Ha fatto tutto ciò che doveva fare nel percorso di riabilitazione, è pronto per venire in panchina ed essere convocato e sono molto contento.
De Rossi e Strootman sono quelli che con il Chelsea hanno corso di più. Sono i candidati a riposare domani?
Questo non significa niente, anzi dimostra che hanno una buona condizione. Non dovete guardare solo i metri percorsi, si possono fare 11 km con buona qualità, ci sono corse differenti. Loro due essendo centrocampisti se non corrono non possono giocare, devono correre per forza per avere prestazioni di un certo livello, si devono sacrificare, è il duro lavoro del mediano che per qualità anche fisiche deve avere grandissima continuità di corsa. Ci sono invece i giocatori che fanno 11 km con alta qualità di corsa, che sono cose differenti
Il tridente titolare è El Shaarawy-Dzeko-Perotti?
No, in base alle esigenze e in base a chi affrontiamo. Sicuramente Edin domani giocherà, sugli altri devo decidere. Ci sono situazioni di recupero in questi giorni, dove più che lavorare abbiamo dovuto recuperare, a sottolineare il grande sforzo che abbiamo fatto non solo fisicamente ma anche nell'andare a preparare la partita a livello psicologico. Ci sono diversi aspetti da valutare, per quanto riguarda la formazione in alcuni ruoli non ho ancora deciso.
Martinez dice che Nainggolan è un numero 10. E' d'accordo?
Non so che significa essere numero 10, gioca dietro la punta il numero 10? Per me è una mezzala di grande qualità, per me fa il numero 10 da mezzala. Se dovessi dare delle maglie, giocando a sinistra da 1 a 11 lui prende il 10, quindi lo è anche per me. Ogni allenatore è giusto che abbia una sua visione, per me Radja è una mezzala. Di occasioni ne ha avute per fare gol anche se ne sta facendo pochi adesso. Tornerà a fare gol e fare giocate da 10. Sono contento che sia tornato in nazionale, gli ho fatto i complimenti ma non ho parlato di altro, perché la mia testa è alla Fiorentina e Nainggolan se scenderà in campo dovrà fare una grande prestazione.
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